Fu anche allenatore di Napoli, Torino e Atalanta
Erano sette anni che Emiliano Mondonico lottava con il cancro e oggi si è spento all’età di 71 anni. E’ stato un allenatore e un calciatore alquanto vulcanico, lui che spesso veniva allontanato (o espulso). Da calciatore si fece squalificare per andare al concerto dei Rolling Stones.
Il “Mondo” nella finale di Coppa UEFA del Torino alzò una sedia per protestare contro la direzione arbitrale. Nell’immaginario collettivo quel gesto è diventato il simbolo di chi non sopportava le ingiustizie.
A proposito della malattia diceva: “Ci sono trenta possibilità su cento che la Bestia ritorni. Il calcio mi dà la forza di per continuare la sfida”.
Da calciatore ha indossato le maglie di Cremonese, Torino, Monza e Atalanta; da allenatore ha riportato la Cremonese in A dopo 54 anni, ha allenato anche il Napoli, l’Atalanta (con cui ha perso la semifinale di Coppa delle Coppe). Nel 2012 abbandona il calcio professionistico, non il calcio. Era un testimonial del Csi e dei suoi valori di lealtà sportiva e rispetto del prossimo. Ed è stato anche commentatore televisivo.
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