Il bonus da 600 euro è stato come l’odore del sangue per gli squali ed allora ecco che, senza vergogna ne ritegno, “Si Mmiscaru Sauri e Opi” (ovvero: si sono mischiati, a casaccio, tanti tipi di pesce).
Si Mmiscaru Sauri e Opi (“Mischiare a casaccio”). Lo Piano Saint Red
Le domande per il bonus da 600 euro erano state più di 5 milioni, l’Inps ne avrebbe evase quasi 3 milioni, solo che come dice un antico detto siciliano, in questa elargizione “Si Mmiscaru Sauri e Opi”.
Ciò sta a significare che, sono entrati nella rete dell’erogazione della somma coloro che, pur avendone diritto dal punto di vista giuridico, non lo avrebbero dovuto richiedere per ragioni morali.
I 600 euro concessi dal Governo avrebbero dovuto alleviare almeno in parte i mancati guadagni per milioni di possessori di partita Iva, durante il periodo della pandemia.
Sono entrati nella “rete” dell’elargizione della somma, pesci grossi e piccoli, non essendoci state le dovute selezioni. Si sarebbe potuta usare una rete a maglie piccole, ma è risaputo che, i pesci grossi dove si crea un’abbondanza di cibo , sono spesso i primi ad essere presenti.
Richiesta da sballo :
In questi giorni, vi sono state numerose richieste da parte di parlamentari dell’opposizione, perchè fossero svelati i nomi di coloro che hanno approfittato della situazione.
Prima dell’audizione il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, aveva pubblicamente affermato che avrebbe portato l’incartamento con nomi e cognomi, alla luce dei fatti questo non è avvenuto.
Tridico, durante la sua audizione alla Commissione Lavoro, chiamando in causa la privacy non ha fatto alcun nome, rimanendo muto come un pesce.
Non ha rivelato ne i nomi dei 5 deputati e neppure delle migliaia di funzionari e amministratori pubblici che ne hanno approfittato di questa elargizione,pur avendone diritto dal punto di vista giuridico, non da quello morale.
Alla fine della sua “arringa”, Tridico ha difeso a spada tratta i suoi funzionari, affermando che la loro azione di controllo è stata egregia, che hanno versato “lacrime e sangue” per mettersi al servizio del Paese.
Parlare di “lacrime e sangue”, per chi percepisce uno stipendio statale, mi sembra un tantino azzardato, cosa dovrebbero dire i milioni di Italiani che da mesi sono rimasti senza alcun sostentamento?
Questi ultimi accetterebbero ben volentieri la condizione di vita dei funzionari e impiegati impegnati in questo “disumano” lavoro d’ufficio.
Quando si trattano temi di questa portata, “na parola è assai, due sunnu troppi e menza è chidda giusta”.
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