Altro turno infrasettimanale per la Serie C, un periodo pieno di impegni per le squadre che non hanno abbastanza tempo né di ricaricare le pile né per godersi i risultati appena ottenuti. Si allunga la sfilza di gare rinviate causa Covid, questa volta tocca a Catania-Bisceglie e Casertana-Vibonese. Restando al calcio giocato Bari e Ternana continuano nella lotta per il primo posto, per ora sono avanti le Fere ma domenica ci sarà lo scontro di fuoco al “San Nicola”. Continua la rincorsa del Palermo che ha una “quattro giorni da sogno” e il Catanzaro centra la seconda vittoria consecutiva.
PROMOSSE
Ternana – Il miglior attacco del girone incontra qualche difficoltà di troppo contro la difesa della Virtus Francavilla, la terza peggiore dell’intero torneo. Il primo vero sussulto offensivo è quello di Raicevic che si divora un gol a tu per tu col portiere avversario. Nella seconda frazione Partipilo si mette in proprio cercare il gol che rompa il ghiaccio. Poi serve un corner al bacio per Salzano entrato neanche un minuto prima. In 30 secondi la partita potrebbe pendere da una parte piuttosto che dall’altra, si susseguono due azioni pericolosissime, una per parte. Prima Falletti dalla distanza per poco non trova il raddoppio, dall’altro lato è Perez che con un tiro a giro finalizza male una bell’azione tutta in verticale. Gli Umbri inanellano la sesta vittoria consecutiva restando l’unica imbattuta nel girone.
Foggia – Se riavvolgiamo il nastro tornando all’inizio della stagione dei Satanelli, sarebbe un’utopia pensare di occupare l’attuale posizione in classifica. Ma mister Marchionni sta ridando serenità alla piazza e al gruppo e convincendo a suon di prestazioni che migliorano sia dal punto di vista qualitativo che dell’intensità. La vittoria col Bari ha dato una spinta notevole ad un gruppo che versava in acque turbolente. Poi il blitz esterno con la Casertana e ieri l’altro ancora un punto contro la sorpresa Turris. I Rossoneri vanno due volte in svantaggio ma grazie all’intensità e alla caparbietà di cui parlavamo prima, riesce a rimettere la partita in sesto. Il primo gol di Curcio è favoloso: un sinistro di contro balzo che termina la propria corsa nel sette. Poi ancora il numero 10 segna dagli undici metri per un errore clamoroso della difesa avversaria. Nel finale il Foggia ha anche l’occasione per vincerla ma il colpo di testa di Germinio si stampa sul palo.
Palermo – Due partite in quattro giorni possono cambiare la stagione. Questo è successo al Palermo guidato dall’esperto Boscaglia che conquista prima un punto sudatissimo nel derby contro il Catania e poi fa il colpo grosso a Castellammare. Un inizio di stagione pieno di difficoltà nel quale si deve fare i conti anche con il Covid che colpisce quasi tutti i giocatori, costringendo quelli arruolabili ai lavori pesanti senza la possibilità di ricambi. La sfida al Catania è giocata incredibilmente da 11 giocatori che al termine sono sfiniti. A Castellammare, fortunatamente, ci sono anche sette panchinari. Ribadiamo fortunatamente perché Saraniti è costretto ad uscire dopo 30 minuti ma soprattutto dopo aver segnato il suo primo gol in Rosanero. L’uomo del raddoppio si alza proprio dalla panca, è Floriano che finalizza al meglio una corsa di 30 metri di Rauti. Quattro punti in due gare quasi proibitive che permettono ai siciliani di guardare in modo diverso il prosieguo della stagione.
BOCCIATE
Monopoli – Una posizione di metà classifica ma fuori dai play-off non rende giustizia alla storia recente del Monopoli che si è spesso rivelata una delle squadre con il gioco più apprezzabile del girone. Quest’anno c’è qualche difficoltà in più. Lo sa bene mister Scienza che è costretto a sorbirsi, in alcuni casi giustamente, le critiche di una piazza che insieme a lui era abituata ad abitare i piani alti della classifica. Due partite in casa e un solo punto conquistato, quello di due giorni fa contro la Viterbese in uno scontro diretto per la zona bassa. Il Gabbiano meriterebbe l’intera posta in palio quantomeno per la volontà nella ricerca del gol, per gli ospiti l’unica occasione buona vale il pari e se lo terranno strettissimo.
Teramo – La prima vera prestazione insufficiente dei Diavoli che culmina con la prima sconfitta. Una delle cause principali della prestazione non sufficiente è la verve mostrata dal Catanzaro che vola sulle ali dell’entusiasmo dei risultati positivi delle ultime giornate. I Giallorossi spingono dall’inizio alla fine andando vicinissimo al gol già a venti secondi dall’inizio del match con Carlini che si lascia ipnotizzare, da pochi passi, da Lewandoski. Il vantaggio arriverà solo a venti minuti dalla fine con Carlini che si fa perdonare per l’errore precedente. Il Teramo non riesce ad imbastire alcuna azione degna di nota sembrando in balìa dell’avversario.
Avellino – I Lupi vivono una leggera fase di flessione. Negli ultimi tre turni solo due i punti conquistati al termine di due pari. Prima con la Turris, dilapidando il doppio vantaggio, poi con la Paganese nella giornata appena trascorsa, oltrealla prima sconfitta giunta con il Catanzaro. Partono forte gli Irpini che però rischiano di capitolare col tiro a botta sicura di Gaeta salvato sulla linea con un intervento provvidenziale di un difensore Biancoverde. Altro salvataggio sulla linea, questa volta nell’area della Paganese. La svolta del match è al minuto 42 con il rosso per Silvestri per un contatto con un avversario che manda dal dischetto Diop che non sbaglia. Dopo che Santaniello spreca il rigore conquistato da Bernardotto, ci pensa Aloi a trovare il pari da punizione beneficiando di una leggera ma decisiva deviazione. Un periodo di flessione per Braglia che saprà strigliare i suoi per riprendere la retta via verso la B.
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cura di Raffaele Galasso