Q
ualche giorno fa il Segretario del Carroccio Mov6Lega Matteo Salvini ha indossato una maglietta della Polizia e ha detto: “Quando arriveremo al governo, polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città.” Un giorno stavo passeggiando con l’On. Gianni Savoldi del Partito Socialista Italiano, quando lui si fermò ad una curva e, dopo un breve silenzio, mi domandò: – Oltre al cinguettio degli uccelli, riesci a sentire qualcos’altro? Aguzzai le orecchie e, dopo qualche secondo, risposi: – Sento il rumore di un carro. – Esatto, – disse L’On. Gianni Savoldi – è un carro vuoto. – Come fai a sapere che è vuoto se non lo vediamo? – gli chiesi. E lui rispose: – È facile capire quando un carro è vuoto, dal rumore. Più il carro è vuoto, più rumore fa. Da allora e ora, quando una persona parla troppo, interrompe gli altri in modo inopportuno o aggressivo, vantandosi di ciò che ha, agendo in modo prepotente e sminuendo chi ha intorno, mi sembra quasi di sentire la voce dell’On. Gianni Savoldi del Partito Socialista Italiano che dice:
“Più il carro è vuoto, più rumore fa”. La maggioranza dei sindacati di Polizia – compreso il Siulp, il primo sindacato per numero di iscritti – gli ha risposto: indossare la nostra maglietta è reato. Mi aspetto a breve un avviso di garanzia-iscrizione nel registro degli indagati per vilipendio nei confronti del Presidente della Repubblica, capo delle forze armate Civili e Militari dello Stato per utilizzo improprio di una divisa di pubblica Sicurezza, al Segretario Generale del Mov-Partito del Carroccio-Mov6-Lega Nord. Cass. n. 7386/1978 L’art. 290 c.p. non è stato abrogato dall’art. 49 Cost. né è viziato da incostituzionalità per contrasto con la stessa norma, poiché il diritto di riunirsi in partiti politici per concorrere, con metodo democratico, a determinare la politica nazionale, deve esercitarsi nel rispetto del prestigio delle istituzioni protette dalla suddetta norma penale, prestigio che rientra tra i beni costituzionalmente garantiti, onde si pone come limite ad altri diritti protetti dalla Carta. In un regime democratico, quale è quello instaurato dalla Costituzione repubblicana, sono ammesse critiche, anche severe, alle istituzioni vigenti, onde assicurarne l’adeguamento ai mutamenti della coscienza sociale. Quando, tuttavia la manifestazione di pensiero sia diretta a negare ogni rispetto o fiducia all’stituzione, inducendo i destinatari al disprezzo o alla disobbedienza, non può parlarsi di mera critica bensì di condotta vilipendiosa.
Celso Vassalini. Cittadino europeo.
Lascia un commento