Salvini: “Senza scuse Conte non dovrebbe andare a Parigi”
<strong>Emmanuel Macron, presidente della Francia, è tornato a parlare di Aquarius, la nave bloccata nel Mar Mediterraneo in cerca di un porto in cui attraccare. Il Ministro degli Interni italiano, Matteo Salvini, aveva chiesto le sue scuse ufficiali ma il diplomatico francese ha provato a “mettere una pezza” per evitare tensioni tra le due nazioni dichiarando: “Siamo consapevoli della problematica e degli sforzi che fa l’Italia. Da un anno lavoriamo in modo esemplare, abbiamo ridotto a un decimo gli sbarchi grazie a un lavoro con la Libia, nel Sahel grazie ad un lavoro attivo, costante e costruttivo”.
Ma Salvini continua ad attaccare la Francia, rea di aver accolto solo 340 dei 9816 migranti che dovevano essere ricollocati in tre anni: “I francesi fanno i fenomeni, ma hanno respinto più di diecimila persone alle frontiere con l’Italia, tra cui moltissime donne e bambini. Ci dicono che siamo cinici, ma dal 1 gennaio al 31 maggio hanno respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili. La Francia si scusi o Conte non vada”.
Poi continua: “Dallo sbarco alla definizione dello status di un richiedente asilo passano tre anni. Troppo tempo. Nel 2018 ci sono state 42mila domande d’asilo, solo a 7 su 100 viene riconosciuto lo status di rifugiato politico, più un 4 per cento di protezione sussidiaria. La maggioranza delle domande viene respinta perché non ha fondamento. Ma c’è il business degli avvocati d’ufficio che fanno milioni di euro alle spalle di questi disgraziati ed occupano i tribunali”.
Infine, parla della questione Nord Africa: “Paghiamo tutti l’instabilità portata proprio dai francesi in Libia e a sud della Libia. L’Italia oggi è tornata centrale e ha risvegliato l’Europa, spero che tutti i Paesi diano il loro contributo per l’obiettivo comune: difesa delle frontiere esterne, difesa del Mediterraneo”.
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