Scontro generazionale tra meretrici per l’angolo migliore
I
FATTI
I Carabinieri della Stazione di Piazza Dante di Catania hanno denunciato una dominicana di 50 anni, poiché ritenuta responsabile di lesioni personali aggravate.
Alla base dell’aggressione sembra ci sia stata la precisa volontà da parte dell’odierna denunciata di “prepensionare” la vittima, una donna di origini portoghesi di anni 64, che come lei praticava il mestiere più antico del mondo nel quartiere San Berillo.
Abitando ed esercitando entrambe in via Pistone, per forza di cose si incontravano frequentemente, condividendo a volte lo stesso angolo, luogo in cui la 50enne non perdeva l’occasione per apostrofarla con epiteti irripetibili e aggiungendo “vattene al tuo paese che sei vecchia, lascia il posto alle giovani, che stai facendo qui, prima o poi ti farò male!”.
L’AGGRESSIONE
Ed ecco che la più giovane, ieri pomeriggio, traendo pretesto dal fatto che la 64enne stava spargendo del sale grosso per “scaramanzia” proprio dove lei attendeva i clienti, s’è armata di bastone per scagliarsi furiosamente contro la poveretta la quale, proprio a causa delle violente bastonate, è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale Garibaldi dove le sono state diagnosticate le seguenti lesioni: “frattura del polso sinistro e irregolarità coccige” giudicate guaribili in 30 giorni.
Ci siamo diverse volte occupati della problematica prostituzione, anche e soprattutto in periodo di Covid. Citiamo tre articoli per tutti gli altri “6 Maggio 2019 In crescendo i casi di HIV in Sicilia rispetto alla Nazione. Si normi la prostituzione”, “5 Marzo 2020 Coronavirus e prostituzione. Il DPCM per il contrasto al contagio” e “4 Febbraio 2021 Prostituzione a Giardini Naxos e Messina nei centri massaggi”.
L’OPINIONE
La conferma che dall’inizio e come ancora adesso in piena pandemia, continua dappertutto “il mestiere più antico del mondo” tanto che, tranne per chi non può o non vuole vedere, c’è risaputamente la fila di nonni, padri e figli, che magari il giorno dopo si battono pure il petto e fanno della “morale all’italiana” (endemica ipocrisia nazionale).
Il tutto con cospicui guadagni per la criminalità organizzata, locale, di quartiere e anche papponi imbellettati. Nonché con la dissimulata compiacenza della trasversale Politica (vecchia e nuova), Istituzioni e variegata cosiddetta Società civile che, “intrattengono” da anni con strategica retorica i concittadini, opportunisti o creduloni.
Adduso Sebastiano
(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)