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candalo rifiuti a Castellammare, Scala e Di Martino al veleno: “Cimmino ha mentito, decide di non decidere”
“Le notizie diffuse oggi dal quotidiano Metropolis sul funzionamento della raccolta differenziata, sono allarmanti ed in completa contraddizione con le rassicurazioni che il sindaco Cimmino, aveva fornito nell’ultimo consiglio comunale monotematico sui rifiuti. Qui si ipotizzano gravi reati ambientali, rispetto ai quali l’attuale sindaco nell’ultimo anno, si è evidentemente distratto.” Questo il duro commento del consigliere comunale d’opposizione, Andrea Di Martino, intervenuto in merito ai recenti dubbi posti in essere sulla gestione della raccolta dei rifiuti all’interno del territorio di Castellammare di Stabia.
“Anche sulle assunzioni è necessaria chiarezza immediata. Sembra che in questi ultimi mesi la pratica di assunzioni senza criterio sia continuata, nonostante che il consiglio comunale avesse fornito un indirizzo chiaro chiedendo la applicazione di norme trasparenti. Penso che a questo punto la commissione speciale concordata nell’ultimo consiglio comunale e che ancora attendiamo, non sia sufficiente più.”
“Se quello che si legge è vero – continua Di Martino – Cimmino ha mentito al consiglio, siamo innanzi alla ennesima farsa di un sindaco incapace, che tenta di nascondere il fango con la propaganda. La magistratura vada fino in fondo, senza sconti per nessuno. Nel presente e nel passato. E dopo di che tutti gli organi preposti traggano le dovute conseguenze. Nelle prossime ore presenterò una interrogazione per raccogliere ulteriori informazioni da trasmettere agli organi inquirenti.”
A fargli eco è stato il consigliere di LeU, Tonino Scala, che accusa l’amministrazione di non aver istituito una commissione d’inchiesta sulla vicenda rifiuti: “Sindaco, Assessore Scafarto, Presidente del Consiglio, alcuni nodi non sono più rinviabili.
Uno di questi è sicuramente quello di Am Tecnology, la ditta che detiene il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in città.
Lettere anonime, interrogazioni parlamentari, inchieste e chi più ne ha più ne metta, mentre tutto si trasforma in mera passerella con tanto di convocazione di Consiglio Comunale.
Sono trascorsi ben 32 giorni da quella seduta, era l’11 marzo, nel quale maggioranza e opposizione, su nostra proposta, approvava un odg nel quale ci s’impegnava a istituire una commissione d’inchiesta su vicende serie che non possono e non devono essere oggetto solo ed esclusivamente di indagini della magistratura. Questo è il tanto decantato primato della politica!
Bene, anzi male, a più di un mese non c’è ancora la convocazione del consiglio per l’istituzione della stessa e si continua con lo scontro, questa volta a suon di chiavette Usb e denunce, mentre in Parlamento e in altri luoghi si discute di queste cose.
E il Consiglio Comunale? Possiamo rimanere impassibili davanti a quello che sta accadendo?
La maggioranza che governa la città ha voglia di fare sul serio?
Oppure si tratta delle solite chiacchiere urlate al cielo per far vedere che si fa qualcosa?
E la short list con la quale si chiedeva all’azienda di avere metodi più trasparenti in merito ad eventuali assunzioni? Noi siam pronti a fare la nostra parte, ma quanto tempo ancora la città deve aspettare?
Possibile che come sempre Cimmino “decide di non decidere”? ”
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