A termine di un confronto di oltre un’ora è arrivata la conferma della volontà di chiedere al Consiglio dei ministri di prorogare di sei mesi lo scioglimento, per infiltrazioni camorristiche, del consiglio comunale di Scafati
Al termine del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che, ieri pomeriggio dopo le 16.30, si è riunito nel Municipio di Scafati è stata manifestata la volontà di richiedere una proroga di sei mesi dello scioglimento, per condizionamenti camorristici, del Consiglio comunale. Una discussione, riferisce LaCittàDiSalerno, determinata dalle intercettazioni ambientali raccolte dagli uomini della Dia di Salerno e confluite all’interno dell’operazione Antimafia denominata “Satyricon”, attività nata dopo l’inchiesta madre “Sarastra” partita nel 2015, e che avrebbe messo in luce l’infedeltà dei dipendenti comunali, che secondo gli inquirenti sarebbero ancora asserviti alle vecchie logiche di potere come spiegano nelle loro conversazioni Nello Maurizio Aliberti e Giovanni Cozzolino .
«Angelo Pasqualino Aliberti continua a veicolare ai sodali, con modalità in corso di accertamento, le proprie direttive, oltre a poter contare sulla disponibilità di funzionari e dipendenti del Comune di Scafati, nonostante lo scioglimento e l’insediamento della Commissione straordinaria per gestione dell’Ente nominata dal Presidente della Repubblica », si legge nell’ informativa della Direzione investigativa Antimafia. Proprio a causa di queste nuove indagini sarà chiesto al ministero dell’Interno di proporre la proroga dello scioglimento dell’Ente scafatese per altri sei mesi, come prevede la legge. Il Consiglio è stato sciolto nel gennaio del 2017. Se la proposta andrà a buon fine i commissari continuerebbero il loro incarico fino all’inizio dell’anno prossimo.
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