La “Banda dei tetti” a processo: quattro albanesi accusati di aver commesso otto furti in un solo mese a Scafati
Si muovevano sempre in gruppo e dopo aver individuato un passaggio per entrare nella casa scelta, che fosse una persiana o una porta sul retro, facevano razzia di qualsiasi cosa. Spesso entravano anche da grondaie e tetti, in maniera spregiudicata, solo per depredare chiunque finisse nel loro mirino. Anche di oggetti non apparentemente di grosso valore. Nelle denunce raccolte dai carabinieri c’è di tutto: portafogli, gioielli, denaro, chiavi di automobili, carte di credito, cellulari e quant’altro. Come riporta SalernoToday, solo a Scafati, furono denunciati furti di oro, argento, un’automobile Wolkswagen golf, oggetti di pelletteria e telefoni cellulari. Per identificare ognuno dei ladri furono necessari diversi mesi, con l’indagine che si servì di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e tracciati Gps. Alcuni dei componenti riuscirono a farla franca, restando nell’ombra. Alla fine gli inquirenti sono riusciti a risalire ai quattro membri che oggi sono stati raggiunti dalla richiesta di rito abbreviato a firma della procura di Nocera Inferiore: si tratterebbe di quattro albanesi, A. Manuka, E. Skuka, M. Jakimi e J. Lazri. Alcuni di loro sono già in carcere, un altro è latitante. Le indagini sulla banda furono condotte dai carabinieri di Capua e Caserta, essendo la banda di stranieri impegnata a delinquere in più parti della regione.
Gli elementi che ricostruiscono ben otto furti in appartamento saranno valutati ora dal tribunale di Nocera Inferiore. Tutti commessi a Scafati, nel mese di settembre 2016.
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