Scafati, in provincia di Salerno, Lady Usura minacciava le sue vittime: “Ti sciolgo il cane contro”
S
cafati, le due famiglie che guadagnavano con il lavoro di strozzini, riscuotendo gli interessi da chi versava in serie difficoltà economiche, andranno tutti a processo. Otto, per la precisione, le persone indagate per usura in concorso e raggiunte dalla richiesta di rito immediato della Procura di Nocera Inferiore. Sono E. D. M., F. R. C., M. N. P., G. N., A. D. L., A. D. e R. P. Al centro delle indagini e capo di tutta la squadra di usurai è la 58enne E.D.M nota come “Lady Usura”, la quale, secondo le accuse, gestiva i suoi affari con il figlio R. P., il cui padre fu ucciso nella guerra di camorra negli anni 80, e da F. C. Non solo, la donna era anche supportata nella sua attività dalla madre, G.N. che riscuoteva gli interessi mensili che le vittime dovevano versare agli usurai. A processo va anche una dipendente dell’Asl, D. L., addetta all’ufficio esenzioni dell’ospedale di Scafati e accusata di aver fiancheggiato Lady Usura.
Tutto questo ha avuto inizio da una denuncia di una sua vittima che a giugno scorso si accorse di non poter pagare gli interessi pattuiti. Per lui l’unica soluzione fu di denunciare tutto alla polizia giudiziaria. Pochi mesi di indagine condussero poi ai primi arresti.
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