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Savoini: Salvini prova a ridicolarizzare. Ma c’è sempre meno da ridere

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Il Caso RussiaGate si allarga a macchia d’olio Salvini contrattacca a modo suo, alza un polverone e prova a ridicolizzarlo con un sequel di dirette e sketch nei quali non fa altro che blaterare senza mai entrare nel tema, men che meno a spiegare qualcosa, ma limitandosi solo a fare le sue solite battute tra cui, ultima: ‘Mamma mia che vento! Speriamo che non arrivi dalla Russia’.

Savoini: Salvini prova a ridicolarizzare. Ma c’è sempre meno da ridere

span style="color: #000000;">Salvini si è ora lanciato in una quasi interrotta diretta social con al quale prova a distrarre dal caso RussiaGate, e non solo, sfornando sketch a ruota libera di indubbia piacevolezza comica ma, proprio per questo, ricordandosi di chi è (o dovrebbe essere: ministro degli interni) e di cosa sta tentando di ridicolarizzare con sberleffi vari, la cosa risulta molto, ma molto, meno piacevole visto che, con queste sue comparsate riduce sempre più questa nostra povera patria in una repubblichetta da avanspettacolo e delle banane.

Ma mentre lui porta avanti le sue recite, c’è chi lavora seriamente e prova a capire, come sta facendo la Procura di Milano che sta indagando per corruzione internazionale e non sembra disposta ne a mollare ne a sottovalutare il caso. Caso che comunque, e a prescindere dall’esito che avrà in campto giudiziario, qualcosa ha giù iniziato a produrre a livello politico dove, inaspettatamente, si comincia a vedere anche un Salvini, in evidente affanno, che comincia a sentir crescere un certo vuoto attorno a se anche nella sua compagine dove cominciano a crescere i distinguo ed i “disconoscimenti” visto il rapido crescere di: io? Mai conosciuto! E amenità del genere incuranti, come Salvini, anche di foto che, al contrario, li mostrano insieme e non come “casualmente in riquadro”.

Ed anche Il giornalista Alberto Nardelli non sembra voler allentare la presa per cui, nell’ultimo articolo pubblicato da Buzzfeed, puntualmente semntisce varie dichiarazioni di Salvini & Co e lo fa, come sempre, pubblicando documenti. Questa volta lo fa spiegando di aver ricevuto, il 17 luglio 2018, una email da Gianluca Savoini, presidente leghista dell’associazione Lombardia-Russia, nella quale lui, premettendo:

“Non ho ufficio a ministero ma collaboro direttamente con Matteo Salvini a seconda delle sue richieste. Conoscendoci da sempre”:

sostiene, comunque, di avere fatto parte della delegazione di Salvini come membro dello staff del ministro a Mosca.

Nell’articolo, Buzzfeed riporta anche un’altra email scritta in terza persona ma riferita comunque a Savoini, nella quale si legge:

“Il dottor Savoini collabora da sempre con il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, essendo iscritto al partito dal 1991” e prosegue,

“Ha collaborato all’organizzazione di tutte le visite del sen. Salvini in Russia come si può vedere in rete e sul profilo dell’associazione culturale Lombardia Russia, in quanto a nostro parere (e anche secondo il presidente Trump, visto il vertice di Helsinky con il presidente Putin) la Russia è un partner fondamentale per tutte le nazioni democratiche nella lotta al terrorismo internazionale”.

“Savoini ha quindi incontrato insieme a Salvini non soltanto il presidente Putin, ma anche il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il responsabile per le relazioni internazionali di Russia Unita Sergey Zheleznyak, il presidente della Duma (anno 2014) Sergey Narishkin e ha attivamente lavorato per organizzare le conferenze stampa di Salvini in Russia”, prosegue l’email. “Lunedì scorso – si legge ancora – Savoini faceva parte della delegazione del Ministro Salvini in veste di dello staff del Ministro, così come ha sempre fatto parte dello staff di Salvini quando era soltanto segretario politico senza incarichi di governo”.

Ed ancora:

“Lunedì scorso Savoini faceva parte della delegazione del Ministro Salvini in veste di membro dello staff del Ministro, così come ha sempre fatto parte dello staff di Salvini quando era soltanto segretario politico senza incarichi di governo”.

Ovviamente la notizia viene smentita categoricamente da Salvini nei suoi scenggiati in diretta social, e dal suo staff che dice: ‘E’ falso’ , e questo pensano che basti, anzi, pretendono che basti.

Intanto si fa vivo l’avvocato Gianluca Meranda che, scrivendo

«Non posso dire di non aver mai incontrato Matteo Salvini, ma non è stato per questioni professionali. Visto il ruolo di ministro che lui riveste, posso dire di averlo incontrato in occasioni pubbliche».

esce allo scoperto, tramite dichiarazioni fatte all’ANSA, e svela di essere lui il secondo uomo presente, con Gianluca Savoini, all’incontro dello scorso ottobre alla presunta trattativa sulla compravendita di petrolio all’Hotel Metropol di Mosca al quale avrebbe partecipato, in qualità di general counsel di una banca d’affari, e motiva il suo coming-out affermando:

 “Ci sono delle indagini in corso, è giusto chiarire la vicenda con i magistrati”.

“Con Gianluca Savoini ci sono già stati incontri precedenti in Italia. Durante il nostro incontro a Mosca, dove si è trattato di una normale operazione professionale, non era presente Matteo Salvini ed escluderei che lui sapesse qualcosa di questo incontro”

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