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Sarri: “Rinnovo Insigne? E’ una cosa romantica, sono contento. Scudetto? Vincono le squadre con più fatturato”

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Sarri: “Rinnovo Insigne? E’ una cosa romantica, sono contento. Scudetto? Vincono le squadre con più fatturato”

Intervenuto in conferenza stampa, Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, ha dichiarato: “Rinnovo Insigne? Sono contento perché si può innescare una bella storia, può essere la bandiera della sua città, sono cose romantiche, ma oggi siamo alla vigilia di una partita ed i pensieri vanno verso altre cose. E’ un ciclo forte, ma io penserei anche ad altre cose. Siamo arrivati al punto che si fa un passo avanti o indietro, altrimenti non resti per anni ad alti livelli. Sono contentissimo, rappresento questo ciclo, ma per un futuro a lungo raggio ci sarebbero tanti ragionamenti da fare. Egoisticamente penserei solo al nostro ciclo e direi sono contentissimo. Scudetto? Io penso il Napoli attuale non possa programmarlo, ci sono altri club più forti sotto tanti punti di vista, ma noi dovremo cercare l’evento, dobbiamo capire se nel calcio c’è ancora spazio per i sogni. Io sono convinto ci sia ancora spazio per la poesia, il cuore, l’anima, la gente, dobbiamo verificarlo. Nel calcio di oggi è più difficile, ma c’è margine. ADL diceva con Milik potranno essere cinque. Significa che sono giocatori forti, non ci sono idee che possano tenere. Il nostro miglioramento non passa da questo, fare 103 o 115 gol a volte è uguale, ma subirne di meno fa la differenza. Il margine di crescita è nella solidità, ma ci sono miglioramenti perché nel girone di ritorno siamo secondi per tiri subiti.  Mia permanenza l’anno  prossimo? Non ne ho idea e non ci penso. Che ne posso sapere, magari litigo con ADL e ci prendiamo a testate (ride, ndr). Io ho risposto solo alla domanda se è programmabile uno scudetto, io ho detto solo che secondo me non è possibile se non cambiano delle cose. E’ un sogno, non programmazione. Io vengo dalla C, sono stato in scadenza una vita, non mi fa né caldo né freddo. Io penso che il quarto fatturato non può puntare allo scudetto, poi può succedere e rappresenta qualcosa di particolare. Vincono sempre le squadre con più fatturato, è difficile ed un evento il contrario. Succede in Inghilterra, lì è più facile perché anche le squadre medie hanno fatturato di grandi livelli, in altri paesi è più difficile.Deve essere un sogno, non un qualcosa di programmato. Progetto a lunga scadenza? Io ho un contratto in scadenza se consideriamo la clausola rescissoria che entra in vigore”.

SULLA MORTE DI SCARPONI- “E’ un giorno triste, morire in allenamento. Corridore forte, personaggio bello, sempre sorridente, spiritoso. Ho conosciuto alcuni suoi compagni, me ne hanno sempre parlato come un punto di riferimento. Una persona umanamente di grande livello.”

SUL VAR- “Dipende chi guarda e cosa guarda… Su tutti i campi servirebbero le stesse telecamere e posizionate allo stesso modo”

SU JORGINHO-Jorginho, è uno che tocca 145 palloni, io ho visto paginate della Gazzetta dello Sport per chi ne tocca 95. E’ un giocatore sottovalutato in Italia”.

SU DI FRANCESCO- Il Sassuolo è organizzato, con più fortuna sugli infortuni poteva ripetere la scorsa stagione. Resta una squadra forte nelle singole partite, al di là della classifica che non è sua. Ha movimenti offensivi importanti”.

SUI CALCIO D’ANGOLI- E’ un particolare collettivo da migliorare, per caratteristiche non possiamo fare tantissimo. Sugli angoli a favore muoviamo il pallone, abbiamo fatto dei gol, la statistica deve tenere conto anche degli angoli non battuti direttamente al centro”.

COME MIGLIORARE-Ho letto un’intervista ad un giocatore della Roma che diceva le stesse cose. Il nostro è un campionato che su certi campi non sei sicuro di vincere come avviene altrove. In serie A solo una squadra ha così tanti punti, il resto delle squadre sono in linea con gli altri campionati. Sarei preoccupato se fossimo decimi come tiri subiti, ma singoli errori sono difficili da prevedere e da allenare. Se nella testa scatta il voler qualcosa in più, un obiettivo ambizioso, a catena sale anche l’applicazione”. 

SU MERTENS-  “Dries si sentiva suo quel ruolo, ha fatto bene, anche se avevamo in mente quel ruolo già dalla preparazione quando ha giocato lì”.

SUL GRUPPO- “Abbiamo ancora qualche margine come mentalità, dobbiamo curare meglio i particolari a livello individuale e collettivo. Come personalità nel gestire le partite, manca ancora un po’ di sicurezza. Siamo cresciuti come anima e cuore, lotta per raggiungere l’obiettivo. Aspetti che ci fanno essere leggermente positivi, ma da monitorare perchè non possiamo darli per acquisiti”.

SULLA FORMAZIONE- “Uno-due giocatori possono cambiare nella mia testa, ma a grandi linee ci siamo”.

PER SUPERARE LA ROMA-Dobbiamo fare di tutto, i ragazzi sanno che non c’è quasi margine di errore. Passa tutto per le partite, non contano nulla le tabelle. Bisogna avere la testa solo sulla partita di domani”.

SU HAMSIK-“Ieri s’è allenato, vediamo oggi come va. Non voleva fermarsi, ma era giusto per un giorno o due non rischiare”.

COL SASSUOLO-Giochiamo contro una squadra forte, una società forte, basterebbe poco superficiali nel vedere certi numeri. Quest’anno ha pagato la prima esperienza europea, ha avuto un numero incredibile di infortuni e non s’è ripetuta, ma nella gara singola è pericolosissima”.

 

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