La Repubblica
L
a giostra del gol farà tappa allo stadio Olimpico. Roma-Napoli è anche il confronto ideale per gli amanti dello spettacolo: 73 reti i giallorossi, 72 il Napoli. Vietato annoiarsi, dunque. In palio, oltre al secondo posto, c’è anche il titolo di miglior attacco del campionato. La missione di Sarri è duplice: blindare la piazza d’onore e magari compiere il sorpasso alla voce reti realizzate. Il 6-0 rifilato al Bologna è la cartina di tornasole dello stato di salute del meccanismo offensivo del Napoli, nuovamente efficace dopo il passaggio a vuoto accusato a San Siro contro l’Inter. L’attore protagonista è ovviamente Gonzalo Higuain che tornerà titolare dopo la squalifica. Il bomber argentino è l’artefice principale di un Napoli quasi mai all’asciutto. Il totale fa 98 (72 in campionato, 23 in Europa League, 3 in Coppa Italia). Il bottino a tre cifre, dunque, è dietro l’angolo e l’abbuffata contro la squadra di Donadoni ha restituito agli azzurri la possibilità di eguagliare il primato stabilito due volte da Rafa Benitez. Quota 104 non è affatto lontana e al Napoli mancano sei prodezze per agganciare il record che è il fiore all’occhiello dello spagnolo. Nell’immediato, l’obiettivo sono i cento gol. Questo gruppo potrebbe fare addirittura meglio perché non ha mai rinunciato alla compattezza, marchio di fabbrica di Maurizio Sarri. Sarà così pure domani contro la Roma. La potenza sarà affidata ad Higuain, l’equilibrio tattico sarà competenza (quasi) esclusiva di Callejòn ed Insigne. Lorenzinho dovrebbe vincere il ballottaggio con Mertens proprio per una maggiore propensione al sacrificio. Il belga, invece, garantisce maggiore velocità nell’uno contro uno e quindi sarà comunque utile in corso d’opera, così come il rinfrancato Gabbiadini. Tutti uniti per blindare i gironi di Champions e tagliare il traguardo delle 100 esultanze stagionali. Il Pipita sarà il punto di riferimento: mister 30 prodezze in campionato ha voglia di recuperare il tempo perduto e ha messo la Roma nel mirino. La Scarpa d’Oro, tra l’altro, è ancora alla sua portata, quindi è necessario riannodare il discorso interrotto al Friuli al più presto. Sarà il pericolo pubblico numero uno anche se in casa giallorossa provano ad esorcizzare il Pipita. Almeno a parole.
Lascia un commento