I dettagli riportati da Il Mattino
Il tecnico parla alla squadra a Castel Volturno: “Finiamo l’opera, ci siamo meritati questo secondo posto e nessuno deve pensare di potercelo togliere. Faccio fatica a spiegarmi come abbiamo perso la partita di Roma. Però se uno ha gli avversari in pugno, deve colpirli e affondarli”. Brucia ancora la sconfitta di Roma, ma Sarri prova a tirare su lo spogliatoio: “Ora non pensiamoci più, abbiamo tre partite da vincere. Se non lo faremo, vuol dire che non meritiamo di andare in Champions”. Poi, sempre ieri, la squadra ha visto gli errori fatti all’Olimpico, specie nell’azione del goal col movimento sbagliato dei centrocampisti. Le prossime due partite, gli ultimi chilometri di corsa, sono un mondo nuovo per Sarri che per un obiettivo così importante non è mai stato in lotta nella sua carriera. L’impaccio, che è la paura di perdere tutto in un istante, dopo tanta fatica, lo accompagna in punta di piedi. Ci pensa anche il vicepresidente Eduardo De Laurentiis a scuotere l’ambiente: “Il destino è nelle nostre mani”.
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