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Adnkronos) – Ha condotto Sanremo 2015-16-17.Non sarebbe bello un altro triplete dal 2025 al 2027? “Non so se ho ancora l’orecchio musicale giusto”.
Lo ribadisce in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Carlo Conti, che i rumors danno come il più quotato per la successione di Amadeus alla guida del Festival.E alla domanda se lo spaventino i record d’ascolti di Amadeus, arrivati al 74,1% di share, replica smarcandosi con ironia: “Ma io non potrei mai replicarlo, non arriverei alle 2 di notte (ride, ndr.)!
Amadeus ha fatto un grande lavoro, ma non si può ragionare sui precedenti, altrimenti dopo Baudo non lo avrebbe dovuto fare più nessuno”. Sul nuovo corso del festival che in molti ritengono essere partito proprio con il suo triennio di conduzione e direzione artistica, dice: “Il Festival è tornato ai vecchi fasti.Qualcuno dice che sono stati i miei a farlo ripartire.
Io questi meriti non me li prendo: l’unico è aver avuto la fortuna di trovare tra le nuove proposte Mahmood, Irama, Gabbani e Ermal Meta, Nigiotti, Caccamo”.Nessuna donna. “Me ne rammarico.
Però le donne le ho volute sul palco, a partire da Maria De Filippi”. Alla domanda se chiederà l’aumento, dopo che Amadeus ha lasciato la Rai, Conti risponde: “Non funziona così.Ma sono contento.
Nel 2025 compio 40 anni in Rai.Per me a ogni rinnovo è importante che oltre al pilota ci sia la macchina.
Finora hanno creduto in me.Poi, mai dire mai: di doman non c’è certezza”. Infine, Conti, che il 3 maggio presenterà di nuovo la serata dei David di Donatello, accanto ad Alessia Marcuzzi, confessa di avere due sogni nel cassetto: incontrare i Pink Floyd e Vasco Rossi. “Ma sa quanto costa riunire e far venire i Pink Floyd?”.
Con Vasco è più facile. “E come faccio?Vado a Zocca e suono il campanello: ‘Ciao Vasco, ti va di fare due chiacchiere?'”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)