San Giorgio a Cremano, i familiari dei presunti stupratori della Circum attaccano i giornalisti
Nelle ultime ore sono emerse maggiori informazioni sulla ragazza vittima di stupro sulla stazione della Circumvesuviana. Si tratterebbe di una studentessa ventiquattrenne di Portici. In molti sui social hanno voluto far sentire la propria vicinanza, anche se – per ovvie ragioni – la sua identità non è stata rivelata.
I sindaci di Portici e San Giorgio a Cremano si recheranno in mattinata a casa sua. Questa mattina, riferiscono i colleghi di Fanpage.it, i parenti dei tre ragazzi sospettati di essere gli autori della violenza hanno attaccato duramente i giornalisti dopo che questi ultimi avrebbero chiesto spiegazioni sulla loro presenza tra i curiosi che ieri sera si erano radunati in stazione. I tre ragazzi fermati dalle forze dell’ordine apparirebbero nel filmato delle telecamere di sicurezza durante lo stupro.
S
ulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli:
“Martedì pomeriggio una ragazza è stata assalita e violentata nella circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. Una vicenda allucinante che ha lasciato il territorio vesuviano sgomento. Il Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno con cui sono in costantemente in contatto da quando è avvenuto il tragico episodio mi ha informato che i tre presunti autori di questo crimine mostruoso sono stati fermati. Voglio ringraziare gli uomini delle forze dell’ordine che hanno effettuato una ricerca spasmodica dei criminali tutta la notte e l’Eav per aver per aver sostenuto il loro lavoro con le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della stazione. Se i tre fermati risulteranno effettivamente i colpevoli chiediamo delle pene esemplari e durissime. Non ci deve essere posto sui nostri territori per mostri del genere. Non possiamo accettare che la brutalità e la violenza contro le donne sia portata avanti da uomini vigliacchi e senza rispetto per niente e nessuno. Se poi si tratta come appare dalle prime notizie di tre ragazzi tra i 18 e i 20 anni si tratterebbe dell’ennesimo segnale della deriva brutale e delinquenziale che tra i giovanissimi sta prendendo il sopravvento a tutti i livelli sui nostri territori“.
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