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Salvini e la mascherina di Borsellino. Il fratello: “Fa solo propaganda!”

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alvini e la mascherina di Borsellino. Il fratello: “Fa solo propaganda!”

L’assessore leghista Alberto Samonà ha donato a Matteo Salvini una mascherina con l’immagine e una frase del magistrato Paolo Borsellino, assassinato nel 1992. Il leader della Lega ha “ben pensato” di indossarla proprio nel luogo della strage dove vennero uccisi il giudice e gli uomini della sua scorta. Ed è subito polemica!

Scelta non condivisa da molti, tra i primi Salvatore Borsellino, fratello del magistrato assassinato, che ha puntato il dito “sull’uso strumentale della mascherina” e anche sulla stessa presenza di Salvini in via D’Amelio.

“Vedendo quelle immagini mi viene da vomitare, ma uno sciacallo come lui non può fare altro che sciacallaggio”, ha commentato Salvatore Borsellino. “Vorrei ricordare le dichiarazioni fatte da Salvini quando non aveva mire elettorali sulla Sicilia: parlava di terroni. Vorrei ricordagli che mio fratello era palermitano, quindi un terrone – ha proseguito Borsellino – Non bisogna dimenticare che a Natale è andato a distribuire pacchi ai bisognosi, con un fotografo dietro che lo ritraeva. Fa tutto a scopo di propaganda“, ha concluso il fratello del magistrato.

Salvatore Borsellino ha successivamente anche postato su facebook:

“Mia nipote Roberta è andata in via D’Amelio a chiedere scusa a Paolo. Se Rita (Borsellino, ndr) fosse stata ancora in vita sarebbe scesa giù per cacciarlo via a calci. Purtroppo io abito lontano. Posso custodire quel posto soltanto il 19 luglio. Ma il 19 luglio nessuno ha più il coraggio di presentarsi. Il 19 luglio abbiamo impedito agli avvoltoi di venire in Via D’Amelio a roteare sul luogo della strage ma purtroppo ci sono anche gli sciacalli e quelli vengono quando non c’è nessuno a fare da guardia a quell’albero”.

Il deputato dem Carmelo Miceli: “L’avidità di palcoscenico di questo personaggio è tale da essere pronto a creare il caso e la polemica strumentalizzando l’immagine di chi ha dato la vita per il nostro Paese. Semplicemente disgusto”.

Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5S: “Il personaggio ormai è noto, soprattutto nella sua propensione a mistificare e strumentalizzare. E’ bulimico. Ma non può permettersi di offendere i simboli dell’antimafia, come ha fatto con la mascherina che ritrae l’immagine di Paolo Borsellino, chieda scusa, cerchi il senso del limite”.

Mariella Musso

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