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Salerno, neonato ustionato in ospedale: l’infermiera era al telefono

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Aggiornamenti sul bimbo ustionato durante il suo primo bagnetto all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno: stando a quanto emerso, la puericultrice era al telefono

La notizia, riportata ieri, del neonato rimasto ustionato durante il primo bagnetto all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno, aveva già lanciato i sospetti su una eventuale imperizia del personale sanitario. Oggi arrivano le prime richieste di provvedimenti nei confronti dei responsabili: la puericultrice, riferisce Repubblica, potrebbe andare davanti alla commissione di disciplina mentre è a rischio sospensione la dottoressa G. Corbo, responsabile facente funzioni del reparto di Neonatologia dell’ospedale di via San Leonardo.
Sarebbero queste le prime valutazioni e ipotesi della commissione d’inchiesta, affidata al dottor Angelo Gerbasio, che adesso sono al vaglio del direttore generale, Giuseppe Longo che dovrà valutare ed eventualmente formalizzare i provvedimenti da adottare nei confronti dei presunti responsabili.
Dalla relazione ispettiva sarebbero emerse responsabilità attribuibili all’operatrice che ha effettuato il lavaggio del neonato e alla direttrice del reparto.
Secondo la ricostruzione della vicenda, il bimbo appena nato sarebbe rimasto ustionato dall’ acqua calda. Non si sarebbe utilizzata nessuna vaschetta, bensì la pulizia post parto sarebbe avvenuta con l’acqua corrente, tra l’altro, mentre la puericultrice era impegnata al telefono.
Il piccolo, infatti, era stato affidato ad una allieva che non si sarebbe accorta dell’alta temperatura dell’acqua.
Si cerca di ricostruire anche gli attimi successivi fino al trasferimento del neonato all’ospedale “Cardarelli” di Napoli. Nelle prossime ore potrebbe essere ascoltato dalla commissione d’inchiesta anche il capo del dipartimento di neonatologia E. Clemente. Al momento non si esclude un trasferimento di reparto per la puericultrice.

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