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he sia un ottobre più azzurro che mai. Sabato prossimo il Napoli riprende a giocare dopo un ciclo di cinque partite di campionato che lo ha fatto diventare il primo della classe assoluto. Le due sfide di Champions lo hanno visto in difficoltà nella prima con lo Shahktar, dove ha perso, e protagonista con il Feyenoord, dove ha vinto. Il tour de force che parte con la Roma non è assolutamente una passeggiata. Nasconde insidie pericolose che potrebbero far tornare tutti con i piedi per terra. Gli azzurri, però, proprio non vogliono incappare nuovamente in un autunno nero come nello scorso torneo. Dove proprio ad ottobre ebbero un brutto risveglio. Persero, infatti, con Roma, Atalanta e Juventus. Un crollo che li mise subito fuori dalla lotta al tricolore. Stavolta come detto ci sono sempre i giallorossi e al posto della Signora c’è l’Inter. Nel bel mezzo di queste due grandi sfide in Italia c’è il confronto con il Manchester City in trasferta. Poi Genoa e Sassuolo, due avversarie che l’anno passato tolsero punti al Napoli. Come la mettiamo? Beh, c’è poco da fare. Si deve continuare a vincere come è stato fatto fino a domenica scorsa con il Cagliari. Ha avuto un rendimento pazzesco la formazione partenopea. Non ha guardato in faccia a nessuno e dall’alto del suo gioco ha conquistato la vetta solitaria della A e ha riaperto il discorso qualificazione agli ottavi di Champions dopo il ko all’esordio con gli ucraini. Dunque, si ricomincia dall’Olimpico.
Da quello stadio dove nella passata stagione il Napoli ha sempre vinto. Lo ha fatto anche nel torneo in corso strapazzando la Lazio nel secondo tempo dopo essere passato in svantaggio. Ci sono esami di maturità importanti per un gruppo che ha dimostrato di poter battere chiunque anche non giocando ai propri livelli. È successo più volte di dover utilizzare la propria qualità per assicurarsi i tre punti. Da sabato, però, servirà molto il Napoli classico. Quello che domina in tutto. Sì perché le prime tre avversarie non sono provinciali ma team costruiti per vincere qualcosa di importante. Roma, Manchester City e Inter hanno calciatori capaci di fare la differenza in qualsiasi momento. Prendendo in esame la prossima partita, Di Francesco ci ha messo veramente poco a dare continuità ai suoi giocatori. Eppure qualche pedina importante è stata ceduta. Guardiola sta facendo faville in Premier e anche in Champions. Sembra un confronto impossibile ma conoscendo il Napoli di questi tempi non ci sono limiti che tengano. Al suo terzo anno sulla panchina azzurra, Sarri ha creato quasi una macchina perfetta. Sono rimasti tutti per poter raggiungere un sogno. Tutto sta a capire come i nazionali tornano alla base e se nel giro di pochi giorni si possono ottenere delle grandi prestazioni. Certo è che partite del genere le vorrebbero giocare ogni giorni i calciatori napoletani. Non c’è cosa più bella di affrontare le big per mostrare il proprio valore. A proposito di valore. Ormai i tifosi partenopei proprio non ce la fanno a guardare a partite dove non c’è il loro Napoli. E come dargli torto. Basti pensare allo spettacolo indegno dell’Italia contro una modesta Macedonia. Il povero Insigne ha provato a mettere in mostra il suo repertorio migliore ma i suoi compagni non sono stati all’altezza. Stasera la Nazionale di Ventura torna in campo con l’Albania. Anche se i play off sono certi grazie al Belgio che sabato ha battuto la Bosnia, serve vincere per non finire nella seconda fascia. C’è il serio rischio di non andare al Mondiale con questi calciatori. Sicuramente gli infortuni sono tanti ma il ct va avanti per la sua strada utilizzando moduli assurdi e lasciando a casa giocatori in forma come Jorginho. Sarà che come gioca lui non serve uno il regista azzurro ma di certo gli uomini che ha scelto contro la Macedonia non sono stati dei campioni.
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
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