Francesco Sabatino, giornalista di Metropolis Quotidiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso del programma “Il Pungiglione Stabiese” sul momento della Juve Stabia dopo il pari di Campobasso.
Le dichiarazioni di Sabatino sono state raccolte e sintetizzate dalla redaz8ione di ViViCentro.it.
“Sul risultato di Campobasso prendendo per buone le parole di Giuseppe Langella dobbiamo convenire sul fatto che il pareggio è negativo se l’obiettivo è quello dei playoff e dell’alta classifica. Se la ribaltiamo e guardiamo in ottica salvezza – dice Sabatino – il punto di Campobasso è positivo.
Berardocco era tra i calciatori più tecnici ma era anche il classico calciatore dal passaggio al giocatore più vicino. La cessione che mi ha fatto più male è stata quella di Rizzo. Il mister ha giocato col 4-2-3-1 e chi meglio di lui può capire meglio il modo di giocare. Se l’obiettivo è quello dei playoff, dalla difesa in su fatico a dire che la Juve Stabia sia migliorata. In difesa è stato inserito Dell’Orfanello, classe 2000, non puoi dire che ci si sia rafforzati. A centrocampo – aggiunge Sabatino – ceduto Berardocco, è arrivato Erradi e non credo che siamo migliorati. In attacco abbiamo tolto Panico e messo Ceccarelli e il livello è migliorato ma continuiamo a non avere alternative sugli esterni.
Ad una settimana dalla fine del mercato – continua Sabatino – si continua a parlare di alta classifica ma l’unico salto di qualità lo abbiamo fatto in porta dove a Russo è stato affiancato Dini.
L’investimento su Ciro Panico al posto di Rizzo lo capisco se lo acquisti a titolo definitivo ma non se lo prendi in prestito.
Sottili ha visto cose positive nella gara di Campobasso ma credo non si riferisse al primo tempo. Molto meglio il secondo tempo soprattutto quando è entrato Ceccarelli. Il problema resta sempre che chi ti deve portare la palla avanti sono i trequartisti. Sono loro – aggiunge Sabatini – che ti devono dare la qualità. Le due azioni importanti della Juve Stabia a Campobasso sono arrivate su azioni sporche.
Russo o Dini? Io farei giocare sempre Russo anche con mezza gamba ma Dini è un signor portiere. Lanciare Dini perché è un prodotto di nostra proprietà ha un grande significato.
L’acquisto principale che si dovrebbe compiere sul mercato è la chiarezza. Langella aveva detto di puntare sui giovani mentre Giuseppe Langella parla di obiettivo alta classifica. La piazza di Castellammare – conclude Sabatini – è esigente e anche una delle più mature. Non credo che la piazza di Castellammare reagisca male se si parlasse di obiettivo salvezza”.