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Roma, Vermaelen si presenta: “Impressionato dalla qualità della squadra. Sulla Champions c’è pressione, ma niente scuse”. E Baldissoni: “il riscatto di Thomas è libero”

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Dopo la conferenza di Federico Fazio avvenuta ieri, oggi la sala conferenze di Trigoria ospita di nuovo i giornalisti per la presentazione di Thomas Vermaelen, difensore centrale arrivato dal Barcellona in prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni.

Prende la parola il dg Baldissoni:
Buongiorno e grazie di essere venuti anche oggi. È facile oggi ripetere quello che ho detto ieri per Fazio: nei nostri intendimenti porterà qualità esperienza e personalità. Qualità, non vi devo spiegare la ragione. L’esperienza è dovuta alle oltre 320 partite giocate in massima divisione oltre che alle 58 presenze con la nazionale belga. La personalità è dovuta al fatto che sia nell’Ajax che nella nazionale belga ha indossato la fascia di capitano. Aggiungiamo anche mentalità vincente che si misura dal numero di trofei, Thomas vanta 14 trofei vinti in carriera. Diamo il benvenuto a Thomas Vermaelen”.

Tu che sei stato in spogliatoi importanti, come ti trovi con i nuovi compagni e che atmosfera hai trovato?
“Si respira una bella atmosfera, sono stato accolto con molto calore, mi aiuta il fatto di conoscere già qualche compagno. È importante per me mettere minuti nelle gambe, sono rimasto impressionato dalla qualità della squadra, sono contento della partita già giocata. Direi che per il momento tutto procede per il meglio”.

Spalletti ti ha chiesto qualcosa in particolare sull’impostazione dell’azione?
“Ho già avuto modo di parlare con lui, è importante per me conoscere i suoi intendimenti. Al mister piace costruire la manovra da dietro con palla atterra ma sono già abituato. Spero con il passare dei mesi di entrare sempre di più nella mentalità”.

Qual è il tuo giudizio sulla Premier di quest’anno?
È un campionato difficilissimo, molto fisico. Basta vedere quanti soldi spendono i club per capire quanto sia importante. Si caratterizza per la difficoltà di ogni partita, si deve lottare su ogni singolo punto, quello di quest’anno  è sicuramente il più difficile di sempre”.

In Italia la Juventus ha vinto gli ultimi 5 campionati, in Italia può esserci un Leicester?
Sì, può succedere, è successo in passato in altri campionati. Se guardo la rosa della Roma, è una rosa molto forte, in grado di poter vincere, perciò dobbiamo crederci, giocare con la massima fiducia”.

Sei destinato con la qualità del tuo palleggio ad essere il regista difensivo per la Roma. Ti trovi meglio quando  giochi a 4 o a 3?

È una decisione che non spetta a me, in passato ho giocato nella linea a 4, ma nel Barcellona il centrocampista arretra creando una difesa a 3. È importante allenare tutte le situazioni perché si deve saper passare da 3 a 4, dà soluzioni e vantaggi. Non ho preferenze, bisogna lavorare e lo faremo”.

Per BaldissonI, il riscatto di Vermaelen è libero o condizionato ad alcuni eventi?
L’opzione di acquisto è libera”.

Negli ultimi 2 anni hai giocato poco per via della condizione fisica. Sei pronto per dare da subito il 100%? E che tipo di affidabilità puoi dare nel lungo periodo?
“In questo momento sto bene, ho iniziato la preparazione solo da 2 settimane e sto lavorando duro. Agli Europei ho giocato 4 partite su 5, mi auguro di poter giocare più partite possibili qui, è l’unico modo per entrare in forma, è importante per me”.

Il nome di un giovane con cui vorresti giocare quest’anno, che ti ha impressionato?
“Sono arrivato solo da pochi giorni, posso giudicare solo quello che vedo in allenamento. C’è tanta qualità, ma devo conoscere meglio i miei compagni per poter giudicare se alcuni tra i giovani potranno farcela in breve ad entrare in prima squadra”.

Differenze tra Spalletti e Luis Enrique?
E’ una domanda complicata, sono appena arrivato e non conosco bene mister Spalletti anche se le sedute di allenamento sono simili ed anche l’idea di calcio non ha grosse differenze: entrambi vogliono partire dal basso con il pallone. Caratterialmente devo conoscerlo nelle prossime settimane”.

Come state vivendo questo preliminare di Champions?
“C’è molta pressione, è una partita molto importante per calciatori e club, è il motivo per cui sono qui. Un calciatore professionista sa di dover gestire la pressione quindi non ci sono scuse: dobbiamo cercare di fare il massimo e vincere contro il Porto”.

Luis Enrique ti ha parlato della città e dell’ambiente?
“No, è successo tutto molto in fretta, non ho avuto occasione di chiedergli e lui di parlarmi della città e del club”.

Claudia Demenica


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