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Roma- Parma, il saluto finale di Daniele De Rossi

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La 616esima partita di Daniele De Rossi, l’ultima con la Roma. La commovente lettera ai tifosi

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i Maria D’Auria

Roma- Stasera si chiude il campionato di Serie A 2018/2019. La Roma, in campo alle 20.30, affronterà il Parma all’Olimpico.

È il giorno dei saluti in casa giallorossa. Sarà l’ultima partita per Claudio Ranieri, che si congeda dalla Roma in veste di allenatore, e per Daniele De Rossi, che disputerà l’ultima gara con la squadra che ha sempre amato e in cui ha militato per quasi 20 anni.

Dopo giorni di polemiche dalla notizia shock, arriva la parole “fine” sul caso De Rossi.

L’annuncio dell’addio alla Roma del campione del Mondo 2006, aveva scatenato non poche reazioni da parte dei tifosi che hanno da subito additato come diretto responsabile di questa scelta “obbligata”, il presidente Pallotta, reo di non aver voluto rinnovare il contratto al simbolo giallorosso. Contro Baldini, Baldissoni e il DS d’oltreoceano, si sono scagliati con striscioni esposti non solo in ogni parte della città ma anche in Indonesia, Bali, Spagna. Ci sono state anche diverse contestazioni contro la dirigenza, organizzate da gruppi di tifosi in diversi giorni, in maniera pacifica. Si teme invece che parte della tifoseria più esasperata, guidata da ultras già noti alle forze dell’ordine, possa dar vita a scontri violenti fuori dallo stadio. Purtroppo il rischio è molto elevato ma il Viminale e la Questura si sono già adoperati in maniera preventiva effettuando controlli più massicci già nei due giorni precedenti la gara a rischio.

Mentre allo stadio Olimpico è stato registrato il tutto esaurito in onore del guerriero, arriva dal web la commovente lettera di De Rossi ai tifosi. Il capitano decide di affidare al sito della Roma le sue ultime parole, nel giorno che precede il suo addio al club giallorosso. Sono parole toccanti che arrivano direttamente al cuore dei tifosi proprio perché sono dettate dal cuore. Questa lettera è una testimonianza d’amore per la squadra e, la sua lunga esperienza, la descrive come un “viaggio lungo, intenso” che, a ripensarlo, non richiama concetti astratti ma “dei ricordi e delle sensazioni, delle facce e delle voci”.

Nella lunga missiva non dimentica di salutare TUTTI.

Dalla famiglia Sensi al presidente Pallotta. Dagli allenatori agli staff medici  con una menzione speciale a Damiano (“senza il quale le mie presenze con questa maglia sarebbero state sicuramente meno”). Da tutti coloro che lavorano a Trigoria ai suoi compagni di avventura, che definisce “la parte più intima del mio lavoro, sono la mia famiglia”.

Il pensiero va anche a Bruno Conti che lo introdusse nel settore giovanile. “È lì che, una mattina di agosto, ho incontrato Simone e Mancio, che mi sono rimasti accanto finora e resteranno per tutta la vita”, e inevitabile anche il ricordo di Astori: “Grazie a Davide, anche lui accanto a me per tutta la vita”.

Parole di stima e di profondo affetto sono dedicate a Francesco Totti. “La fascia che ho indossato l’ho ricevuta dalle mani di un fratello, di un grande capitano e del calciatore più straordinario al quale io abbia mai visto indossare questa maglia. Non capita a tutti di giocare 16 anni accanto al proprio idolo”.

I ringraziamenti proseguono per la famiglia, che è sempre stata un punto fermo della sua vita, e si chiudono per i tifosi.

“Grazie ai tifosi della Roma, i miei tifosi. Mi permetto oggi di dire miei, perché l’amore che mi avete dato mi ha permesso di continuare ad essere in campo parte di voi. Siete stati la ragione per cui tante volte ho scelto di nuovo questa città. Domani sarà la seicentosedicesima volta in cui io considererò questa scelta, la scelta giusta. Mai come in questi giorni ho sentito il vostro affetto: mi ha travolto e mi ha riempito il cuore. Mai come in questi giorni vi ho visto così uniti per qualcosa. Ora, il regalo più grande che mi potete fare è mettere da parte la rabbia e tutti uniti ricominciare a soffiare per spingere l’unica cosa che ci sta a cuore, la cosa che viene prima di tutto e tutti, la Roma”.

Infine, rivolgendosi ai tifosi, scrive: “Nessun mai vi amerà più di me”.

Stasera, all’Olimpico, sarà difficile trattenere le lacrime mentre tutti saluteranno l’ultimo volto simbolo di una Roma che di volti, in questi ultimi anni di gestione pallottiana, ne sta cambiando troppi.

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