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’insolito vocabolario che ha animato la sfida romana, i casaletti di Subiaco, i curriculum, le funivie, i pannolini lavabili, le idee sui rom. A fine campagna elettorale, vale la pena proporre un vocabolario sulle parole (e i temi) del dibattito, fra l’appassionante e il surreale.
Casaletti Â
Il candidato del Pd, Roberto Giachetti, sollecitato da Sky sul suo stato patrimoniale, ha detto di possedere «due casaletti a Subiaco», il paese del Frusinate in cui sono nati Gina Lollobrigida e Ciccio Graziani. Da allora gli animi si sono infiammati sulle titolarità rurali, rapidamente evolute a villoni con piscina adibite ad agriturismo. La piscina in effetti c’è, l’agriturismo no, ha detto Giachetti, perché per aprire un agriturismo bisogna essere agricoltori. «E io agricoltore non sono». Purtroppo, avrebbe dovuto dire Raggi.
Curriculum Â
Il mitico curriculum, arma intelligente di selezione grillina, stavolta ha mostrato qualche limite. Il curriculum di Virginia Raggi per esempio non contempla la collaborazione con lo studio Previti, la partecipazione a una società vicina a Gianni Alemanno e un discusso incarico di recupero crediti alla Asl di Civitavecchia. Lei ha replicato col bisillabo più assertivo del decennio: «Fango!».
Cultura Â
Che libri leggono gli sfidanti? Giachetti ama Il libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa, La provincia dell’uomo di Elias Canetti e Il mestiere di vivere di Cesare Pavese. La cultura di Raggi si è formata sui testi di ispirazione per il grillismo: E io pago di Daniele Frongia e Laura Maragnani, Grande raccordo criminale di Floriana Bulfon e Pietro Orsatti e I Re di Roma, di Lirio Abbate e Marco Lillo. Quest’ultimo, accidenti, autore del fango sul Fatto di ieri a proposito dell’Asl di Civitavecchia.
Rom Â
Venuti meno Matteo Salvini e Giorgia Meloni, si è continuato a discutere sul destino da riservare ai Rom. Giachetti fa il legalitario e si affida vagamente alle indicazioni europee di progressiva chiusura dei campi. Raggi fa la rivoluzionaria, vuole un censimento anagrafico e patrimoniale negli accampamenti di modo da imporre ai bambini la scuola e agli abbienti l’acquisto di una casa. Grande la curiosità di scoprire i sistemi di imposizione del rogito.
Rifiuti Â
Spiace dover riservare più spazio a Raggi che a Giachetti, ma le idee del Movimento sono sempre più interessanti, diciamo così. Mentre Giachetti punta alla riorganizzazione della municipalizzata per abbassare la tassa comunale, Raggi segue le innovazioni green, vuole ridurre gli imballaggi, incentivare mercatini dell’usato e reintrodurre i pannolini lavabili per infanti. Poi toccherà reintrodurre le lavandaie.
Amatriciana Â
Ci sono state tante gaffe. A cominciare da quella che poi gaffe non è, sulla funivia urbana. Tutti hanno deriso Raggi ma è un progetto allo studio ovunque. Giachetti ha sbagliato a citare una linea della metro e ha garantito che «il Pd non ha un programma». Poi se ne è procurato uno. Raggi, millesima a usare l’espressione «all’amatriciana» (a proposito del patto del Nazareno a livello romano), è stata così sfortunata da far arrabbiare il sindaco di Amatrice. In effetti, visti i guanciali di Amatrice, un sindaco all’amatriciana sarebbe un sindaco meraviglioso.
Alleati Â
Giachetti è erede di Mafia capitale, del sistema di potere del Pd, dell’intera casta politica. Raggi peggio, visto che l’appoggiano non soltanto i leghisti e i meloniani, ma anche Casapound e Gianni Alemanno. Almeno, di questo si discute. Lei si è scocciata e Alemanno ha precisato: «Non voto per te, voto contro il Pd». Senso civico di un ex sindaco. Auguri a tutti.
vivicentro.it/centro/politica /  lastampa / Rom, pannolini e funivie: aspiranti sindaci del surreale. MATTIA FELTRI
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