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iunione congiunta delle commissioni Welfare e Lavoro, presiedute da Maria Caniglia e Vincenzo Solombrino, per riprendere il filo delle procedure per garantire l’assistenza scolastica a tutti gli alunni disabili alla luce della revoca della gara che Napoli Servizi aveva attivato su MePA (Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione). La riunione ha visto la partecipazione dell’assessore al Bilancio Enrico Panini e dell’amministratore unico di Napoli Servizi Andrea De Giacomo.
Non hanno potuto partecipare l’assessora al Welfare Gaeta, per un impegno concomitante, né, per motivi di salute, la dirigente Chieffo, direttora centrale di Welfare e Servizi educativi.La riunione è stata convocata, come ha detto in apertura il presidente della commissione Lavoro Solombrino, per attingere notizie certe sul blocco della procedura che era stata discussa in una analoga riunione dello scorso mese di settembre: la gara MePA avrebbe dovuto garantire la copertura dell’intera platea degli alunni disabili al netto dell’assistenza fornita da Napoli Servizi con gli operatori assorbiti di Napoli Sociale; nei giorni scorsi, ha ricordato inoltre Solombrino, è stata consegnata una petizione degli oltre 100 operatori socio assistenziali rimasti senza lavoro.
Va garantito il diritto allo studio e vanno date alle famiglie e agli operatori risposte concrete per la presidente della commissione Welfare Caniglia che ha definito paradossale che le commissioni, che in questi mesi hanno sempre dedicato la massima attenzione alla problematica, non siano state neanche informate dell’evoluzione della questione e del blocco delle soluzioni individuate per farvi fronte.
L’amministratore unico di Napoli Servizi ha spiegato i motivi che hanno portato alla revoca della gara, che si sarebbe dovuta concludere il 10 ottobre, e che consisteva nell’invito rivolto a 90 soggetti del Terzo Settore operanti nel territorio e presenti nella piattaforma del MePA. La gara aveva suscitato interesse nel mercato ma anche quesiti sul perché era stata indetta senza un preventivo avviso per una manifestazione di interesse; ad una più approfondita verifica interna della Napoli Servizi, era risultata difforme rispetto alle indicazioni di trasparenza dell’Autorità anticorruzione (il riferimento è alle Linee Guida dell’Anac del gennaio 2016) che, proprio per le amministrazioni che intendono attivare servizi nel Terzo Settore, raccomandano una preventiva manifestazione di interesse e la garanzia della più ampia partecipazione, senza limitazioni territoriali o di altro genere. Nel frattempo, ha concluso Andrea De Giacomo, gli uffici competenti (Welfare e Servizi educativi) hanno proceduto ad ulteriori verifiche del fabbisogno di assistenza nelle scuole e gli ultimi dati dicono che nelle 42 scuole comunali e nelle 100 scuole statali, registrate 900 richieste di assistenza, attualmente sono 25 gli alunni che non la ricevono.
Alcuni dei consiglieri presenti sono intervenuti: la consigliera Quaglietta del PD ha chiesto che siano chiariti l’obbligatorietà o meno del ricorso alla manifestazione di interesse, in sostituzione della gara MePA che, comunque, avrebbe garantito l’assistenza fino a dicembre, e i motivi per i quali non si sta ricorrendo celermente ad una nuova procedura; il consigliere Andreozzi di Dema ha espresso l’opinione che sia sottostimato il fabbisogno reale per un servizio che, a tutt’oggi, non viene ancora soddisfatto in modo ottimale ed ha chiesto se, in questo ambito, possono esserci ripercussioni del blocco della spesa conseguente alla recente deliberazione della Corte dei Conti.
Da questa domanda è partito nel suo intervento l’assessore Panini che ha assicurato che l’amministrazione, sulla linea del rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti, infungibili, e della spesa costituzionalmente orientata, così come nel caso dell’assunzione delle maestre, si è già attivata per verificare la praticabilità da parte di Napoli Servizi dell’indizione di una manifestazione di interesse che risponda al bisogno di assistenza scolastica, ulteriore rispetto a quello già servito dalla stessa società in house; sulla revoca della gara MePA ha infine evidenziato che questa è stata opportuna anche per scongiurare eventuali ricorsi.
Fonte: Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
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