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Ricoveri e terapia intensiva FALSI, scoperta truffa da 10,5 mln

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La truffa è stata scoperta dalla GdF di Catanzaro.  Oltre mille ricoveri e terapie intensive falsi andavano avanti dal 2013.

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza Catanzaro eseguito giovedì mattina un’ordinanza cautelare nei confronti della clinica privata “Villa S. Anna” di Catanzaro, nota struttura sanitaria oltre che centro di riferimento regionale di alta specialità per il trattamento e la cura delle malattie cardiovascolari.

L’indagine era partita ad inizio 2019 ed è stata condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria con il coordinamento del Procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e dei Pm Vito Valerio e Chiara Bonfadini e la direzione del procuratore Nicola Gratteri.

All’esito dell’attività investigativa, il G.I.P. ha disposto:

  • nei confronti di due soggetti (il legale rappresentante e il direttore generale della clinica “S. Anna”) la misura cautelare personale del divieto temporaneo (per mesi 12) di esercitare attività professionali o imprenditoriali, anche con riferimento a incarichi direttivi di persone giuridiche, indagati per reati di truffa aggravata e continuata ai danni del servizio sanitario e frode nelle pubbliche forniture (artt. 640, comma 2, n. 1, 356, 81 e 110 cod. pen.);
  • nei confronti della clinica “S. Anna” e di tre persone nei confronti della clinica “S. Anna” e di tre persone (oltre ai due sopra citati, anche a carico del direttore sanitario pro tempore) il sequestro preventivo.

Oggetto delle investigazioni è stata la gestione del reparto di “Unità Terapia Intensiva Coronarica” (UTIC), ufficialmente operante all’interno della clinica “S. Anna”, ma che, in realtà, non è mai entrato in funzione.

Sin dal 2013, infatti, la casa di cura era accreditata presso il Servizio Sanitario Regionale alla gestione di posti-letto utic, destinati al trattamento delle patologie cardiache acute, che richiedono monitoraggio continuo e costante dei parametri vitali, in soggetti con gravi scompensi cardiaci in atto.

Al termine delle attività, è emerso inequivocabilmente che il reparto utic di “Villa S. Anna” non era mai stato concretamente avviato, risultando privo di attrezzature conformi agli standard del servizio utic e del personale medico e paramedico adeguatamente preparato e in numero idoneo a garantire un’efficace turnazione e assistenza “h24”.

Adduso Sebastiano

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