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Castellammare di Stabia

Riccardo Prevosti: un nuovo linguaggio nella calcografia contemporanea

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Doti di corrispondenza come occasione d’incontro tra lo scrittore Andrea Barretta e l’artista Riccardo Prevosti, significata in un percorso intellettuale e non soltanto artistico.

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’ la seconda monografia di Riccardo Prevosti – o si potrebbe dire il secondo volume – che segue la prima sempre a cura di Andrea Barretta, pubblicata nel 2011, e ne amplia la riflessione critica con nuovi lavori e una bibliografia ragionata. Il testo, inoltre, assume ora il sapore di una scoperta, di un valore sullo sviluppo della calcografia nel terzo millennio, e dilata il confronto tra lo scrittore e l’artista per una redazione in sequenza completata da una breve antologia critica in un ritratto sul significato e sulle vicende del suo cammino nell’arte.

La scelta impostata è quella antologica, di circa quarant’anni di raffigurazioni artistiche, precisando attenzione particolare sugli anni connessi alla sperimentazione di rilievi, nella disamina che lo scrittore Barretta pondera nel connettere competenze consumate dall’artista Prevosti e successive interpretazioni nelle sue “visioni oniriche”. Ne risulta un’analisi a più dimensioni e una verifica plurale dei limiti dell’incisione spesso superati in atti inventivi nell’abilità del carattere distintivo che non tralascia nulla d’intentato per il raggiungimento di un nuovo linguaggio nella calcografia contemporanea.

Doti di corrispondenza in un’estensione artistica come occasione d’incontro e di rimandi all’identità culturale di Riccardo Prevosti, significata dall’accorta osservazione iconografica di Andrea Barretta che in queste pagine ne traccia il percorso intellettuale e non soltanto artistico, a generare un dialogo sulle emozioni e sulla possibilità di trasformare il sogno in un profilo visibile. Per questo sopravanza il contributo di alcuni commenti per il reperimento delle risorse necessarie a capire e valorizzare l’arte moltiplicata fatta di esemplari simili ma non uguali, soprattutto quando i fogli ricordano la tradizione di antichi laboratori con al centro il torchio.

Di qui, l’indirizzo di un’arte peculiare per le sue difficoltà esecutive, tuttavia praticata e resa ancora più complessa e  problematica da Prevosti che, come ha ben descritto Barretta, va oltre dogmi puristi pur restando nel rigore teorico. Così tale principale argomentazione arricchisce l’arcano stupore sostanziato nel segno grafico cui l’artista rinvia a pretesto per evasioni appartenenti al desiderio esegetico dell’uomo artista. Tanto che – senza pretendere definizioni – sembra protrarsi una produzione destinata a un pubblico sempre più edotto, senz’altro amante delle opere su carta, a titolo di variante in una collezione che non fa agevolazioni a un assetto qualitativo. A chi, insomma, apprezza le stampe d’arte o a chi si occupa di calcografia per differenti presupposti, siano essi professionali, di studio o per collezionismo

Gianni Eralio

vivicentro.it-cultura / Riccardo Prevosti: un nuovo linguaggio nella calcografia contemporanea (Gianni Eralio)

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