Riapre al pubblico l’antica Villa Arianna, il sindaco Cimmino: “Ora l’obiettivo è quello di creare un circuito virtuoso con gli Scavi di Stabia”
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’antica Villa Arianna torna a splendere dopo sei mesi di chiusura forzata a causa del crollo dei solai, dovuto ad un’ondata di maltempo che colpì la città di Castellammare di Stabia, crolli che ha reso inagibile la struttura.
Oggi all’evento per la riapertura della splendida villa romana, che insieme a Villa San Marco compone il complesso degli Scavi di Stabia, hanno preso parte Alfonsina Russo, direttore ad interim del Parco Archeologico di Pompei, Mauro Cipolletta, direttore generale del Grande Progetto Pompei, e Francesco Muscolino, direttore degli Scavi di Stabia.
Nell’ottica di una sempre maggiore integrazione con il contesto territoriale, sono stati riposizionati i nuovi cartelli segnaletici nelle immediate adiacenze esterne della villa, prima tappa di un necessario potenziamento della cartellonistica stradale per raggiungere facilmente sia Villa Arianna sia Villa San Marco.
Sono state, inoltre, interamente rifatte per una lunghezza complessiva di circa cinquecento metri, le staccionate che delimitano i percorsi di visita e recingono gli spazi a monte della villa, sostituendo le vecchie recinzioni ormai ammalorate o mancanti in alcuni punti, allo scopo di rendere sempre più quest’ampia area verde, a Ovest della villa, circondata da ulivi e allestita con panchine, un confortevole luogo di sosta per i visitatori del sito e non solo.
Contestualmente, con la realizzazione di nuove viminate (staccionate di contenimento) e altri piccoli interventi, si sono stabilizzati alcuni tratti dei fronti non scavati.
“Un segnale importante della valenza che i reperti dell’antica Stabiae assumono per il Parco Archeologico di Pompei, con cui la nostra amministrazione comunale è entrata subito in sinergia, allo scopo di garantire la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico di Castellammare e dare impulso al turismo culturale, attraverso l’ingresso di Stabiae nei circuiti di marketing territoriale che includono Pompei ed Ercolano. Villa Arianna è uno scrigno di cultura. E al suo interno sono stati trovati affreschi incantevoli, tra cui la celeberrima Flora, che rappresenta la dea della Primavera girata di spalle nell’atto di raccogliere un fiore da un cespo, allegoria di purezza” dichiarano il sindaco Cimmino ed il vicesindaco Radice che continuano “Alcuni reperti di Villa Arianna, tra l’altro, sono attualmente esposti presso il Museo Ermitage di San Pietroburgo, ennesima testimonianza del grande interesse di cui gode Stabia nel panorama internazionale. È in dirittura d’arrivo, intanto, la firma della convenzione tra il Parco Archeologico di Pompei e il Comune di Castellammare di Stabia per la realizzazione del Museo Archeologico a Palazzo Reale a Quisisana, dove saranno custoditi ed esposti i reperti attualmente conservati all’Antiquarium, con l’obiettivo di creare un circuito virtuoso con gli Scavi di Stabia e di impreziosire la vocazione culturale del turismo a Castellammare”.
“La riapertura della villa è solo l’inizio di una progressiva riqualificazione– dichiara la Direttrice ad interim, Alfonsina Russo – e una dimostrazione della rinnovata attenzione del Parco Archeologico di Pompei verso lo straordinario patrimonio archeologico dell’antica Stabiae.”
“La proposta inserita all’interno del Piano Strategico per lo sviluppo delle aree comprese nel piano di gestione del sito UNESCO “Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata” – aggiunge il Generale Mauro Cipoletta, Direttore del GPP – prevede la valorizzazione delle aree archeologiche di Stabia, Villa San Marco e Villa Arianna, attraverso il miglioramento delle vie di accesso e di collegamento ad altre evidenze culturali, nonché la riqualificazione delle aree di sosta, dotandole anche di adeguate strutture di accoglienza turistica (ingresso con info-point, piccola area espositiva, bar etc).”
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