Respinto dalla moglie, entra in un bar e l’ammazza. Catturato l’omicida di Lunghezza
L
unghezza- Ancora un femminicidio, ancora una tragedia che spegne nel sangue la vita di una giovane donna per mano di colui che diceva di amarla.
Siamo in periferia Est di Roma, a pochi passi dalla stazione di Lunghezza dove ogni giorno, ormai da anni, un drappello di militari pattuglia e controlla l’affollatissima fermata. Ieri sera neppure la presenza dei militari hanno fatto desistere Augusto Nuccitelli dal portare a compimento il suo terrificante piano. L’uomo 51enne, originario di Napoli, viveva ai Giardini di Corcolle con la moglie Assunta, sua coetanea. Il loro rapporto era giunto al capolinea quando la donna, scoperto il tradimento del marito, qualche giorno fa lo aveva cacciato di casa: di quell’uomo non ne voleva più sapere.
Lui, incapace di accettare la fine del rapporto, si è armato di una pistola e l’ha seguita in un bar, a via di Lunghezza, a pochi passi da un distributore e dalla posta dove, intorno alle 19.30, c’era un gran viavai di persone. Tutti hanno sentito i 4 spari provenire dal bar e si era pensato subito ad una rapina finita nel sangue.
L’uomo esce dal bar, getta la pistola in un prato poco distante dal luogo del delitto, poi scappa a piedi. Alcuni testimoni riferiscono di averlo visto mentre tentava di prendere un autobus, ma il tempestivo intervento della Polizia ne ha impedito la fuga ed ha assicurato l’assassino alla giustizia.
Il Nuccitelli, condotto a Regina Coeli, ha subito ammesso di essere stato lui a sparare alla moglie la quale, raggiunta all’addome da 4 proiettili, non ha avuto scampo.
Maria D’Auria
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