Repubblica – La reazione di Ancelotti alla squalifica: “Non mi passerà in fretta”, il Napoli non può neanche presentare ricorso a causa del regolamento che lo vieta
Al termine della partita Napoli–Atalanta, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis aveva provato a difendere Ancelotti ritenendo uno scandalo che “un signore così pacato come lui venga cacciato fuori con un cartellino rosso”. Era stato lo stesso allenatore del Napoli a spiegare la dinamica dei fatti nel post gara: “Giacomelli mi ha detto “Aiutami a placare le cose”, io gli ho detto “ma non ti viene il dubbio che può essere rigore?” e mi ha buttato fuori.”
Ancelotti si sarebbe sentito molto umiliato dall’episodio. Il Giudice Sportivo ha però dato ragione all’arbitro, confermando la giornata di squalifica. A parlare dello stato d’animo dell’allenatore azzurro è stata l’edizione odierna de laRepubblica:
“Al danno si è aggiunta ieri pomeriggio anche la beffa, con la squalifica per una giornata inflitta dal giudice sportivo all’allenatore con una motivazione (” per avere, al 44. mo del secondo tempo della sfida tra Napoli e Atalanta – entrando a giuoco fermo sul campo contestato una decisione arbitrale”) che cozza con l’evidenza dei fatti. Era stato proprio il direttore di gara, incapace di far riprendere la partita per le proteste di Insigne e compagni, a chiedere infatti l’aiuto da parte del tecnico azzurro per riportare la calma. Salvo poi espellerlo con arroganza, dimostrata da Giacomelli nella gestione della vicenda. Ancelotti c’è rimasto malissimo («Non mi passerà in fretta», ha ribadito ieri a Castel Volturno), tanto più che i regolamenti – appena modificati – non permettono al Napoli nemmeno di fare ricorso d’urgenza contro la squalifica dell’allenatore, che dopo 25 anni di immacolata carriera sarà costretto a seguire dunque dalla tribuna la sfida di domani pomeriggio (ore 15) allo stadio Olimpico con la Roma”
Ancelotti a SKY: “E’ un attacco alla mia serietà e alla mia società”
