(Adnkronos) – “Testardamente unitari”.Elly Schlein dalla Sardegna definisce così il suo Pd commentando la vittoria nella regione, ma con lo sguardo sulle prossime e imminenti sfide elettorali.
Tra due settimane ci sono le regionali in Abruzzo e qui c’è una coalizione larghissima a sostegno di Luciano D’Amico che sfiderà il prossimo 10 marzo il meloniano Marco Marsilio.Un mese dopo sarà il turno della Basilicata e poi, nell’election day di giugno, del Piemonte.
In entrambe le regioni non c’è ancora un accordo, una situazione di stallo cristallizzata da settimane.  La vittoria in Sardegna però può riaprire i giochi.Sia nel rapporto con i 5 Stelle che interno al Pd dove viene frenato il fronte dei perplessi sull’alleanza con i pentastellati.
Dario Franceschini lo ha messo agli atti tempestivamente ieri sera via social: “La Sardegna indica che la strada imboccata tra mille difficoltà nel settembre 2019 era quella giusta.Ora va percorsa con convinzione e generosità ”.
Ecco quella ‘generosità ’ da mettere in campo per provare a chiudere accordi là dove ancora non ci sono.  Dice il responsabile Enti Locali del Pd, Davide Baruffi: la vittoria in Sardegna “per noi è lo sprone a proseguire su questa strada, a partire dall’Abruzzo dove si vota tra due settimane.E per la Basilicata e il Piemonte, dove un accordo unitario è ora indispensabile esercitando tutti un di più di responsabilità ”.
E poi Andrea Orlando: “Spero che il segnale sardo arrivi a tutti i dirigenti del centrosinistra anche in Piemonte e Basilicata”.In Basilicata il Pd ha annunciato il sostegno ad Angelo Chiorazzo che non piace a M5S e sinistra.
Da tempo circolano voci su Roberto Speranza.Conte difficilmente potrebbe dire no al suo ex ministro, ma Speranza non ha mai avallato l’ipotesi.
Almeno, finora. Â In Piemonte al momento il Pd ha in campo due candidature: quella di Daniele Valle, area Bonaccini, e Chiara Gribaudo, vicina alla segretaria Schlein.Dopo un’accelerazione nelle scorse settimane, anche su richiesta di Conte e Schlein, una serie di tavoli della potenziale coalizione sono finiti in un nulla di fatto.
Le distanze tra Pd e M5S locali sono antiche e continuano a mostrarsi difficilmente sanabili.La capogruppo grillina in consiglio regionale Sarah Disabato lo ha ribadito pure oggi: “‘Siamo felici per il risultato raggiunto in Sardegna.
Qui siamo in Piemonte e, come appare sempre più chiaro, la realtà è ben diversa.Non c’è alcun collegamento e oggi è bene rimarcarlo”.  Una doccia fredda per i dem che subito stamattina con il segretario regionale Domenico Rossi hanno chiesto “un cambio di passo”: “Mi auguro uno scatto di responsabilità da parte di tutte le forze politiche che si riconoscono alternative alla destra che governa il Paese e la nostra regione.
Uniti si può vincere, anche in Piemonte”.Anche Alleanza Verdi e Sinistra rivolge un appello all’unità : “Non ci sono alibi per non seguire la strada della Sardegna”, dichiara netto il deputato Avs, Marco Grimaldi.  Conte da parte sua, conferma la linea M5S: “Per noi la strada è ‘il campo giusto’, un campo che nasce sulla base di un confronto serio e su un progetto credibile, in Sardegna è prevalso il metodo del campo giusto.
E’ la dimostrazione che non esistono campi larghi costruiti artificiosamente solo per spartirsi il potere.Esiste invece un campo che nasce dalla fatica e dalla serietà del confronto”.
Intanto, a Bari per la prima volta i 5 Stelle hanno accettato le primarie di coalizione: per il candidato sindaco del centrosinistra del post Antonio Decaro si sfideranno Vito Leccese sostenuto dai dem e l’avvocato Michele Laforgia sostenuto da Avs e stimato da M5S. Â —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)