Il poliziotto presso il Reparto Mobile di Reggio Calabria era con moglie e figlio in vacanza a Locri. Arrestato dai Carabinieri e colleghi .
I Carabinieri della Compagnia di Locri, in provincia di Reggio Calabria, impegnati quotidianamente in servizio d’istituto sul territorio della locride, ieri, nel corso di regolari controlli alla circolazione stradale effettuati dai militari della sezione radiomobile, hanno fermato e controllato un autoveicolo con alla guida un 40 enne, B.C., residente in Sicilia, appartenente alla Polizia di Stato in nel XII reparto Mobile di Reggio Calabria.
È accaduto il 29 luglio lungo la strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno che collega Rosarno a Marina di Gioiosa Jonica. L ’uomo, che viaggiava con la moglie ed un figlio minore, dopo aver esibito una fotocopia del tesserino di riconoscimento, si è mostrato sin da subito agitato ed insofferente al controllo, destando così nei militari il sospetto che potesse avere qualcosa da nascondere.
Sottoposto a perquisizione personale e veicolare, alla quale hanno partecipato anche operatori della Polizia di Stato opportunamente avvisati, abilmente occultati all’interno di un doppio fondo ricavato dietro il vano portaoggetti, sono state trovate 7 confezioni plasticate da circa 1 kg ciascuna, che contenevano complessivamente 7,5 kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Dichiarato in stato di arresto, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato presso istituto detentivo in attesa dell’udienza di convalida davanti al Giudice di Locri.
L’opinione.
P
iù in generale, fino a quando in questa annosa retorica Nazione non si disporranno, per legge, revisioni attitudinali e psicologiche, quanto meno ogni dieci anni in tutto il sistema pubblico, compresa ogni forma annessa e connessa e di chiunque, nessuno esente o indenne neppure nei piani altissimi di qualsiasi Istituzione, si continuerà a raccontarci le decennali “fiabe” che soddisfanno tanto la gente che ama sentirsi dire ciò che piace. Tuttavia, la Storia e la vita ci insegnano che di solito la realtà lentamente incalza fino alla soglia di non ritorno. E la materialità italiana è da anni risaputamente dissimulata dagli scranni più alti fino all’ultimo sgabello dello Stato, Palazzi, Regioni ed Enti vari. Fino a che dura.
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