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Castellammare di Stabia

Reggina – Juve Stabia. Caserta: Domani per mettere la ciliegina sulla torta (VIDEO)

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Alla vigilia dell’ultima gara di campionato, contro la Reggina, ha parlato Fabio Caserta, tecnico della Juve Stabia.

Q

ueste le parole dell’allenatore gialloblu:

La squadra ha lavorato con la giusta attenzione e con il giusto atteggiamento. Sappiamo le insidie che si nascondono dietro questa gara ma vogliamo fare una grande gara contro una squadra forte e che vorrà salutare bene il suo pubblico. L’obiettivo è chiudere bene la stagione e offrire una grande prestazione: non serve nemmeno parlare perchè tutti i ragazzi sanno l’importanza di questo match per la Juve Stabia; di fronte poi avremo una Reggina di qualità, salvatasi con anticipo. Non abbasseremo la tensione e punteremo al massimo.

Chi ha giocato meno potrebbe trovare spazio, ma non chiamatele seconde linee. E’ giusto dare occasione di mostrare le proprie qualità a chi ha giocato meno ma in questo gruppo tutti danno il loro contributo; anzi mi aspetto che chi ha trovato meno spazio, domani in campo risponda presente mettendomi in difficoltà per il futuro. Da loro mi aspetto ancora più motivazione in campo.

In questa stagione abbiamo cambiato tanti moduli, mostrando duttilità e voglia di fare. Penso però che ciò che conta è l’atteggiamento con cui si gioca, non tanto i numeri ed i moduli. E’ ancora presto per dire a che modulo ci affideremo ma a fare la differenza sarà la voglia di vincere. Domani sarà una partita vera, dove entrambe le squadre vorranno vincere. A noi basta un pareggio per centrare il quarto posto ma non dovremo fare calcoli: il quarto posto per noi è fondamentale in ottica playoff. I ragazzi lo sanno bene, non c’è bisogno che spieghi loro nulla: sarebbe un motivo di orgoglio centrare la quarta piazza, che ci permetterebbe di riposare quattro giorni in più e di iniziare gli spareggi al secondo turno. E’ l’ultimo sforzo di una grande stagione: abbiamo fatto la torta, domani c’è da metterci la ciliegina.

Mezavilla e La Camera? Sono due grandi calciatori. Ci sta che Adriano non abbia trovato subito il giusto ritmo, soprattutto in una piazza ambiziosa ed esigente come Reggio Calabria. Sono contento che la sua stagione sia migliorata e che sia rimasto alla Reggina facendo bene. La Camera fu per noi un elemento di spicco alla prima stagione in Serie C dopo la retrocessione, ed è un calciatore che non scopriamo oggi. Rivedrò entrambi con piacere, anche se con Adriano c’è un legame più profondo: ci sentiamo spesso e ci siamo visti proprio a Reggio quando sono tornato lì qualche giorno.

Per come siamo partiti e con tutti i problemi che abbiamo patito in questa stagione, il campionato ci ha regalato emozioni stupende che non mi aspettavo. Sono felice, in primis per la Juve Stabia e per i tifosi, e poi anche per me stesso: all’inizio intorno al mio nome c’era un pò di scetticismo, come era giusto che fosse, ma abbiamo fatto tutti insieme un cammino bellissimo. Il merito è dei ragazzi e dello staff tecnico, che mi hanno sopportato, cosa non facile, seguendomi sempre e mettendo a disposizione tutto il loro impegno. Ci tenevo a non sbagliare, soprattutto alla luce del legame con la città di Castellammare e con la società; ora non ci vogliamo fermare qua, ma finire nel modo in cui tutti speriamo: con l’aiuto di tutti cercheremo di arrivare più lontano possibile.

Non serve sempre spendere tanto per ottenere risultati, soprattutto quando c’è programmazione e si lavora bene. Alla Juve Stabia c’è questo, con un Presidente che non ha interessi economici, non guadagna con la Juve Stabia e può contare su tanti collaboratori che offrono gratuitamente il loro contributo. Il risultato è frutto non solo dello staff tecnico e dell’allenatore, ma di tutte queste persone che spesso non si vedono e lavorano nell’ombra. Per me Castellammare e la Juve Stabia saranno qualcosa di speciale per questo: ho trovato valori veri in un mondo dove girano solo soldi e falsità; anche qui si litiga per il bene della squadra ma si trova un punto di incontro e si riparte per remare tutti dalla stessa parte. Quando la Juve Stabia è salita in Serie B non era la squadra più forte, così come quando è retrocessa non era l’organico più debole ma non si è remato nella stessa direzione. Ora vedo valori positivi in questa squadra ed in questo gruppo quindi non vogliamo ripetere gli errori del passato.

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