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Reggia di Quisisana: taglio alberi scavalca leggi

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l taglio degli alberi nella Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia: un attacco all’ambiente e alla legge.

Reggia di Quisisana: taglio alberi scavalca leggi

Sommario:
Il taglio indiscriminato di tutti gli esemplari arborei nella Reggia di Quisisana ha causato una grave violazione dei principi di tutela ambientale e della tutela costituzionale dei beni comuni. Le direttive comunitarie non sono state rispettate e il WWF ha chiesto il sequestro dell’area. Leggi di più sull’assurda motivazione dell’ente parco.
Il taglio degli alberi nel viale della Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia
Il viale della Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia, oggetto di un progetto di sistemazione finanziato con 3 milioni di euro attraverso l’Accordo di Programma, ha visto negli ultimi due settimane il taglio e l’abbattimento di tutti gli esemplari arborei di sambuco e della vegetazione posta ai bordi del viale. Tutto questo è stato fatto in spregio alle norme di tutela del sito e alle prescrizioni contenute nella VIncA allegata al progetto. Il tutto è stato oggetto di un dettagliato esposto inviato dal WWF ad inizio marzo di quest’anno, ma i lavori sono comunque stati avviati.

La Valutazione di Incidenza e l’autorizzazione da parte dell’ente Parco Regionale dei Monti Lattari sono state rilasciate, ma con precise prescrizioni che non sono state rispettate. Il non rispetto delle direttive comunitarie rappresenta una grave violazione dei principi di tutela ambientale e della tutela costituzionale dei beni comuni.

Il taglio a raso della vegetazione rischia di aumentare il grave dissesto idrogeologi-co del sito creando i presupposti di un ulteriore pericolo.

Il WWF ha chiesto di sottoporre a sequestro l’area per evitare che eventuali reati ai danni dell’ambiente vengano portati ad estreme conseguenze. Il parco regionale ha dato priorità ai finanziamenti ottenuti, rendendo necessario il non rispetto delle re-gole e il sacrificio di alberi secolari.

È assurdo che l’ente parco, deputato alla tutela della flora e della fauna dell’area protetta, esprima motivazioni di carattere architettonico/estetico/paesaggistico a giustificazione dell’eliminazione degli alberi, contro il parere stesso della Soprin-tendenza che è deputata alla tutela di quegli stessi valori paesaggistici


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