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Reggia di Caserta: Renzi: “Gli incassi sono cresciuti”. Uilpa: “Provvedimenti immediati verso i responsabili”

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Il segretario generale della Uil-pubblica amministrazione, Nicola Turco: “Siamo orgogliosi di essere dipendenti pubblici”. Barbagallo (Uil): “Mi schiero con il dirigente”. FI invece parla di “strumentalizzazioni”

Provvedimenti immediati per i sindacalisti che hanno accusato, in una nota inviata al capo di gabinetto del ministro Franceschini, il direttore della Reggia di Caserta di lavorare troppo. “Prendiamo le distanze dal comportamento dei sindacalisti coinvolti nella incresciosa vicenda della Reggia di Caserta –  afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa (organizzazione sindacale del pubblico impiego), Nicola Turco – Precisiamo che non eravamo a conoscenza di tale iniziativa rispetto alla quale esprimiamo un giudizio di assoluta contrarietà per l’atteggiamento irresponsabile dei sindacalisti coinvolti. Assumeremo tempestivamente ogni azione per accertare fatti e responsabilità e prenderemo gli opportuni provvedimenti nei confronti dei rappresentanti della nostra sigla che risulteranno essere coinvolti in tale vicenda”.

“Finita la pacchia. Sindacati ridicoli”. Renzi sostiene il direttore della Reggia di Caserta

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ulla stessa lunghezza d’onda il leader della Uil Carmelo Barbagallo: “Mi schiero con il dirigente”. E anche il premier Matteo Renzi torna a parlare della Reggia e di come “grazie al lavoro siano cresciuti gli incassi”

Leggi l’intervista a Mauro Felicori. “Io stakanovista. E’ un complimento”

La reazione della Uilpa: “Siamo orgogliosi – aggiunge Turco – di essere dipendenti pubblici e di rappresentare i dipendenti del pubblico impiego e, soprattutto, siamo convinti che solo un efficace sinergia tra i lavoratori ed una dirigenza competente e motivata nella valorizzazione della professionalità delle risorse umane  e  nella gestione finalizzata al miglioramento dei servizi all’utenza sia fondamentale per il buon funzionamento della macchina pubblica. Pertanto – conclude Turco – non intendiamo nè tollerare nè difendere comportamenti che hanno sicuramente  prodotto un enorme danno all’immagine della nostra sigla e che presteranno fianco all’ennesima campagna di strumentalizzazione per colpire l’intera categoria dei dipendenti pubblici”.

Barbagallo Uil. “Io sono indignato e mi schiero dalla parte del dirigente”. Lo ha detto il leader della Uil Carmelo Barbagallo, a margine di una manifestazione a Palermo, riferendosi al rilievo mosso dai sindacati al nuovo direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, ‘accusato’ di lavorare troppo. “Da dirigente sindacale lavoro quasi 24 ore al giorno e mi indigno ancora di più per chi si pone il problema di un dirigente che si ferma a lavorare di più – ha aggiunto -. Coloro che hanno abusato del loro ruolo cercando di intimidire chi fa il proprio lavoro mi inducono a schierarmi dalla parte del dirigente. E noi che siamo sindacato dei lavoratori ci schieriamo contro truffatori e assenteisti specie in un momento in cui i giovani hanno fame di lavoro perché non ne hanno”.

Il nuovo intervento del premier Renzi.  “Da quando c’è Felicori, i numeri migliorano – dice Renzi – : rispetto a febbraio del 2015, il mese di febbraio 2016 – sottolinea – ha fatto segnare più 70% di visite e più 105% di incassi. Ci rendiamo conto? se si lavora, le cose cambiano.Punto. Il nuovo direttore lo sa perfettamente, gli italiani anche, il governo c’è. Appena se ne accorgono anche certi sindacati saremo al completo. Nel frattempo, mentre si convincono, noi andiamo avanti, a viso aperto e con ancora più determinazione di prima. La cultura può essere la ripartenza dell’italia. E se c’è chi rema contro, noi, senza paura, remeremo più forte. Sono certo di poter contare su tutti voi. E sono certo che aver scelto persone come felicori ci aiuterà a essere ancora più determinati e appassionati”.

Dorina Bianchi. Sul caso interviene anche Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni culturali e deputato del gruppo Area popolare  (Ncd-Udc): “Pieno sostegno all’efficiente lavoro di Mauro Felicori, il direttore della Reggia di Caserta. Il suo impegno è un esempio positivo da emulare e di quell’Italia che lavora con passione e dedizione portando a casa risultati soddisfacenti”.

L’attacco di Forza Italia a Renzi.   “Renzi tenta con la Reggia di Caserta la stessa operazione riuscita con il Colosseo: quella di distorcere e strumentalizzare le giuste richieste dei rappresentanti sindacali del Museo per continuare il suo attacco al pubblico impiego”. Afferma Renata Polverini, responsabile dipartimento nazionale politiche del lavoro e sindacali di Forza Italia. “In realtà i rappresentanti sindacali avevano chiesto esattamente il contrario di quanto affermato nei sarcastici commenti del Governo – prosegue – e, cioè, la possibilità di offrire un servizio migliore, più ampio e più sicuro ai visitatori invitando il direttore ‘renziano’ a far conoscere alla vigilanza, che dovrebbe essere impegnata nella tutela delle sale museali, in tempo i propri orari”. “Nessuno scandalo, dunque – conclude -, semmai una volontà di collaborare al rilancio della Reggia che speriamo il Ministro Franceschini sappia cogliere al di là delle sterili polemiche e delle sciocche strumentalizzazioni”.

Ugl, “Le vere vittime sono le Rsu”: “Invitiamo il premier Matteo Renzi a leggere con attenzione il documento sottoscritto dalle rsu della Reggia di Caserta invece di spingere in una vera e propria trappola i cittadini e i lavoratori attraverso i suoi tweet.Allo stesso tempo sollecitiamo il direttore Mauro Fenicori a lavorare in modo più incisivo e concreto visto che continuano a persistere enormi difficoltà per i lavoratori”. Queste le parole di Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito alla polemica che, in queste ore, sta travolgendo le rsu della Reggia di Caserta. “Nella missiva le rsu hanno messo in evidenzia tutte le difficoltà presenti all’interno della struttura – prosegue il sindacalista – a partire anche dalla carenza d’organico relativa agli addetti alla vigilanza. Le rsu chiedevano solo di essere informate nel caso in cui il direttore Mauro Fenicori avesse voluto trattenersi in ufficio anche fuori orario di lavoro, per una maggiore organizzazione anche dei turni degli addetti alla vigilanza. Da sindacalisti crediamo che lavorare per la rinascita della Reggia di Caserta sia una priorità, sia per i lavoratori che per la valorizzazione di un patrimonio di inestimabile valore storico culturale. Ma è inaccettabile colpevolizzare il ruolo delle rsu che, a differenza di Renzi e dello stesso Fenicori, conoscono realmente i problemi dei dipendenti della Reggia di Caserta”. “Massima solidarietà per le Rsu sospese – conclude – che hanno come unica colpa quella di avere a cuore il futuro del Palazzo Reale e dei suoi lavoratori”.

*larepubblica

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