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Real Forio,Impagliazzo: L’impegno della società e dei ragazzi alla fine è stato premiato”

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Real Forio,mister Franco Impagliazzo:”Io sono uno che nel calcio, indipendentemente dai risultati, sia da calciatore che da allenatore, ne ha viste abbastanza”

A cura di Simone Vicidomini

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l Real Forio scrive un’altra bella pagina di storia del calcio isolano. Il 21 aprile 2018,una data che in molti ricorderanno,per l’impresa di aver ribaltato il risultato di 2-3 a Sessa Aurunca. Una salvezza diretta,senza passare attraverso i play out che soltanto poche settimana fa sembrava impossibile da raggiungere. Dopo il grande miracolo sportivo della squadra foriana,abbiamo intervistato ai nostri microfoni l’allenatore Franco Impagliazzo. Arrivato in panchina quando la squadra aveva appena un solo punto in classifica fino a condurla ad una salvezza diretta.

Mister Impagliazzo, le chiedo di tirare un bel respiro e di spiegare cosa ha provato appena dopo il fischio finale della gara contro la Sessana…

“Io sono uno che nel calcio, indipendentemente dai risultati, sia da calciatore che da allenatore, ne ha viste abbastanza. Quindi sono talmente sereno e rilassato che non mi emoziono più di tanto. Però, mi sento di dire che c’è stata gioia, ma soprattutto per la società e per i ragazzi che hanno profuso dell’impegno. Da parte mia, ero consapevole che potevamo fare qualcosa di positivo nel momento in cui sono subentrato in panchina”.

Era sicuro di poter centrare un risultato positivo, però uno scenario simile forse non ce lo aveva nemmeno nei sogni più belli. O no?

“Assolutamente no. Prendere una squadra con un solo punto in classifica e già a distanza notevole dalle concorrenti, era difficile. Però, già al termine del girone di andata si era fatto benino e fin quando ci sono stati tutti i ragazzi a disposizione ed ho potuto fare delle scelte. Poi, per infortuni, squalifiche, impegni scolastici e per la poca presenza durante gli allenamenti, dove alcune cose non possono essere fatte con assiduità, qualche risultato è venuto a mancare”.

Il risultato non è venuto a mancare a Sessa Aurunca. L’inizio del Real Forio non è stato eccellente, ma poi è la squadra è venuta fuori nella ripresa. Una descrizione del match potrebbe essere questa, ma gli argomenti sono molti di più, credo…

“Appena arrivati al campo, ho avuto una bruttissima impressione. In 45 anni di calcio non ho mai visto un terreno di gioco così pietoso. Per una squadra che doveva vincere non era facile. Nella prima mezz’ora, il Real Forio – benché non fosse facile palleggiare – con qualche lancio lungo ha avuto buone opportunità per passare in vantaggio. Poi, alla prima occasione, la Sessana è passata in vantaggio. I padroni di casa si sono galvanizzati ed hanno trovato il secondo gol, ma se devo dire che il Real Forio non ha avuto un approccio buono alla gara, non posso dirlo. E’ vero che abbiamo segnato i nostri gol nel secondo tempo, ma forse le occasioni migliori le abbiamo avute nella prima parte di gara”.

E’ arrivata nel finale del secondo tempo la vittoria, grazie a due fra gli elementi simbolo del Real Forio. Stiamo parlando di Pasquale Savio e Gerardo Rubino, due foriani che per un motivo o per un altro hanno vissuto una stagione decisamente speciale…

“Pasquale e Gerardo sono ragazzi del posto e nei momenti di difficoltà, come è giusto che sia, forse hanno avvertito maggiormente il peso delle problematiche che la squadra potesse avere in certi frangenti. Pero, io mi sento di ringraziare tutti, dal primo all’ultimo dei calciatori. Io ho sempre predicato che il calciatore è quello che cerca di dare qualcosa per il bene della squadra e non per il bene proprio. Quest’ultima cosa è fine a se stessa e lascia il tempo che trova perché a questi livelli non ci sono i vari Messi e Ronaldo che ti possono far vincere le partite da solo. Se le cose non vengono fatte per la squadra e per l’interesse comune, non si riesce di venire a capo di determinate cose. Sono contento, specialmente perché hanno messo dell’impegno. Chi mi ha dato un minuti e chi me ne ha dati 3000 sono uguali. Sicuramente hanno cercato di dare quello che era nelle loro possibilità e nell’ultimo periodo hanno cercato di mettere qualcosa in più rispetto a quelle che erano le loro possibilità”.

Le faccio una domanda alla quale è difficile dare una risposta adesso, ma la faccio ugualmente. Se il Real Forio dovesse proporle di fare un altro anno sulla panchina biancoverde, come la prenderebbe?

“Già l’anno scorso, sia io che la squadra che la società abbiamo fatto bene. Poi, si è optato per un’altra soluzione ed io non mi sono mai sentito in grado ne di commentare ne di polemizzare. Quest’anno a Forio ci saranno le elezioni e bisognerà capire chi farà parte ancora della società. Eventualmente volessero avere ancora avere la partecipazione di Franco Impagliazzo, hanno i miei recapiti telefoni e sappiamo come incontrarci. Però, le cose vanno ponderate all’inizio, dire bene che tipo di campionato si intende portare avanti, perché cambiare le cose in corsa rimane difficile. A volte si vuole smantellare ed a volte ci si vorrebbe rinforzare avendo pochi fondi. Ci sono delle problematiche alle quali non sempre si può venire a capo. Io ho fatto sempre questo nella mia vita, quindi so da uomo di spogliatoio, prima come calciatore e poi come allenatore, le cose come vanno. Le cose vanno programmate all’inizio, bisogna ponderarle, programmarle. Con non tantissime spese, ci sono 2-3 calciatori isolani che possono fare al caso del Real Forio. Le spese si possono ridurre per quanto riguarda qualche elemento continentale, che andrebbe sostituito con elementi locali per fare una buona squadra”.


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