Ravanusa (AG): esplosione di gas metano, 6 edifici danneggiati, 2 vittime, 2 sopravvissuti, 7 dispersi

Una perdita della distribuzione di gas metano accumulatasi in una sacca ha causato un’esplosione sentita anche a chilometri di distanza. Diverse decine gli sfollati

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A Ravanusa nell’agrigentino, nella serata di eri intorno alle 20:30, una notevole perdita di gas della rete di metano accumulatasi in una sacca – di cui non è ancora chiaro se nel sottosuolo oppure in un locale a piano terra o interrato, o ancora in un vano di ascensore – ha causato una potente deflagrazione sentita anche a chilometri di distanza: tre case sono crollate, altre tre sono danneggiate. Al momento il bilancio è di due vittime, 7 dispersi e due donne estratte vive dalle macerie. Cinque dei dispersi si trovavano nella stessa palazzina al momento della deflagrazione, due erano in un’altra abitazione.

Nell’esplosione sono rimasti coinvolti una decina di edifici di un intero quartiere del paese tra le vie della Pace, Galilei, Trilussa e Nuoro. Sarebbero undici, secondo i vigili del fuoco, i palazzi che sono stati interessati dalla deflagrazione.

Gli sfollati sono decine. Alcuni residenti degli appartamenti ridotti in macerie sono riusciti a uscire illesi o lievemente feriti. Le persone evacuate sono già state spostate in alberghi della zona dal comune di Ravanusa.

Tra i dispersi, anche una giovane infermiera incinta che avrebbe dovuto partorire mercoledì. Secondo le informazioni in corso, a fare da innesco potrebbe essere stato anche un motore di elettrodomestico o l’ascensore di una delle palazzine, ma i Vigili del fuoco in atto non escludono nessuna ipotesi.

Non si esclude pure che le cause della rottura del tubo della rete del gas potrebbe esserci che con il maltempo di questi giorni possa esserci stato uno smottamento del terreno.

Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia municipale e personale del 118 hanno lavorato incessantemente tra le macerie e pericoli di altri crolli, estraendo anche due corpi senza vita tra le macerie. Le identità delle due vittime sono al momento ancora sconosciute anche per le condizioni in cui l’incendio a ridotto i corpi. Uno sarebbe comunque un uomo. Due donne invece sono state tratte in salvo.

Il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e si sta recando sui luoghi del disastro.

Non ci sarebbero minori tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata rettificata da poco anche da quanto dichiarato dal sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo. Si era infatti temuto durante la notte che due adolescenti potessero trovarsi sotto le macerie.

Nella palazzina di quattro piani più direttamente colpita e distrutta dall’esplosione c’erano 9 componenti dello stesso nucleo familiare: uno è stato trovato morto. Due al momento si sono salvati: un’anziana di 80 anni, portata all’ospedale di Licata con gravi fratture, e, secondo i primi accertamenti, la cognata, che i soccorritori sono riusciti a rintracciare dallo squillo del cellulare e che è stata trasportata ad Agrigento. Ancora dispersi gli altri familiari tra quali una giovane infermiera giunta al termine della gravidanza e il marito

L’esplosione è avvenuta in via Trilussa e ha distrutto e danneggiato pesantemente almeno dieci edifici, come ha riferito Vittorio Stingo, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Agrigento. La causa pertanto sarebbe stata lo scoppio di un tubo del metanodotto cittadino e non una bombola di gas, come riportato in un primo momento.

Un agente della Polizia municipale di Ravanusa intervenuta anch’essa dopo il boato, ha riferito di una situazione difficile poiché lo scoppio dei tubi del metanodotto ha creato dei focolai sotterranei complicati da estinguere, tanto che ancora sono presenti delle fiamme seppure localizzate.

“Il gas si è accumulato o nel sottosuolo o in un ambiente chiuso. A innescare l’esplosione potrebbe essere stata l’attivazione dell’ascensore – ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino – Nei prossimi giorni faremo accertamenti più approfonditi, certo è che un’esplosione così è un evento eccezionale”.

Si cercano i dispersi. In particolare, si scava ancora per cercare le due persone che al momento dell’esplosione si trovavano nella casa attigua a quella dove sarebbe avvenuto il centro della deflagrazione.

Un portavoce di Italgas ha fatto sapere che “i tecnici hanno completato le operazioni di isolamento del tratto di rete e messo in sicurezza l’area interessata interrompendo il flusso di gas”.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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