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bbiamo sentito il collega di Pescara, Francesco Rapino, nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”. Ecco le sue parole sulla situazione coronavirus in Abruzzo e non solo:
“La situazione coronavirus, qui a Pescara, sta sicuramente migliorando. C’è stato un calo dei contagiati e questo fa bene sperare. Anche nel momento più difficile, però, in Abruzzo non c’è stato un grosso numero di contagiati. Gli abruzzesi si sono comportati tutto sommato bene e questo ha aiutato a tenere basso il numero dei contagiati a Pescara e in tutta la regione.
Il campionato del Pescara non é stato sicuramente positivo. C’è rammarico per come stava andando, in quanto la squadra era a ridosso dei play out. La rosa era costruita per qualcosa in più ma le cose non sono andate bene. Con l’arrivo di Legrottaglie in panchina, in luogo di Zauli, c’è stato un leggero miglioramento all’inizio ma poi c’è stato il calo.
Il Pescara ha alcune individualità importanti ma, forse, ha pagato le troppe scommesse e il mercato di gennaio che ha indebolito la rosa. Prima dello stop forzato, infatti, c’era stata anche una sorta di contestazione. Il delfino, ad inizio stagione, aveva dimostrato tanta qualità addirittura battendo 4-0 la capolista Benevento. Alla lunga, però, l’inesperienza é venuta fuori e la classifica é diventata abbastanza preoccupante.
Stop al calcio? “Credo che sia un peccato fermare il calcio, la stagione si é giocata per più della metà e sarebbe giusto continuare. Chiaramente dovrebbero esserci le condizioni giuste, in totale sicurezza. Penso che in ogni caso ci saranno scontenti. Non per la classifica del Pescara ma credo che, in caso di stop forzato, si possano bloccare le retrocessioni e far salire le squadre che meritano la A. Stesso discorso in C. Così non si falserebbe il prossimo campionato e si darebbe merito alle squadre che sono prime”