Ciro Raimondo, ex difensore della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.
Le dichiarazioni di Ciro Raimondo sul momento della Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Il bello del calcio è un gol in più o in meno. Ormai si può pensare anche ai playoff. Purtroppo qualche errore c’è stato e lo sa anche la proprietà e ha portato a questo tipo di campionato.
Qualche collega vostro di Avellino diceva che forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Forse c’è anche un po’ di complicità da parte del portiere Pane. Forse tra le squadre che affronteranno le Vespe da qui alla fine quella col Cerignola sarà la gara più ostica.
Credo che la squadra che sta andando peggio delle campane sia la Gelbison che ha cambiato ancora una volta allenatore e ha preso Galderisi. Il rischio è che se retrocedi poi non so come si mettono le cose per la Gelbison. Mi sembra un cambio un pochino azzardato a tre giornate dalla fine.
Se arrivi col mercato aperto e hai tutto il tempo di mettere a posto le cose e non riesci a centrare i playoff, qualche domanda se la deve porre anche Rastelli. Qualche giocatore sta venendo meno forse. Per l’Avellino non si riesce a capire cosa ci sia che non va.
Quando arrivò De Canio al Savoia dopo due partite vedendomi giocare decise di giocare a tre. Se non ti adegui a quello che hai non puoi fare nulla. Novellino ha giocato contro un Potenza forte, sotto l’aspetto della mentalità. Dopo l’imbarcata ha rivisto qualcosa ed è arrivato un risultato importante ieri.
Chi ha scelto Pochesci non è stato Di Bari secondo me. Dopo aver preso un allenatore che perde 7 gare devi andare via. Novellino era un allenatore che conosceva bene la piazza e i calciatori e per me doveva essere preso a fine gennaio quando si rinuncia a Colucci. Pochesci ha lavorato a Terni solo grazie a Bandecchi dell’Unicusano.
Quando arriva un allenatore deve prima lavorare sulla testa degli allenatori. Dopo l’imbarcata di Potenza ha aggiustato la difesa e ha lavorato sulla testa dei giocatori. Pochesci non aveva i giocatori per poter fare il gioco offensivo che voleva attuare.
Credo che la Juve Stabia abbia una buona rosa per la Lega Pro. Facciamo finire il campionato, poi i Langella affronteranno l’argomento della programmazione futura. Novellino dall’alto della sua esperienza può cambiare in meglio ogni calciatore”.