Ragazza 24enne rumena rapina un orologio a Flero (BS) e viene fermata dopo due giorni dai carabinieri di Bergamo
Ragazza 24enne rumena, arrestata a Bergamo dopo rapina a Flero
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l 5 aprile i Carabinieri della Compagnia di Bergamo hanno fermato una ragazza 24enne di origine rumena accusata di aver commesso lo scorso 3 aprile una rapina con la tecnica dell’abbraccio a Flero (BS) ai danni di un anziano 69enne di Cremona. L’attività repressiva è stata resa possibile con il contributo dei Carabinieri della Compagnia di Verolanuova.
La rumena, classe 99, il 3 aprile, nel paese della Bassa veniva accusata di aver messo a segno una rapina distraendo la vittima con un abbraccio. Indi poi gli afferrava con forza il polso, e gli sottraeva un orologio del valore dichiarato di circa 7mila euro. Portato a segno il furto, la donna si allontanava a bordo di un’utilitaria di colore nero. Fortunatamente il malcapitato non riportava alcuna lesione.
La successiva attività investigativa e lo scambio di informazioni tra i Carabinieri della Compagnia di Verolanuova (BS) e i Carabinieri della Compagnia di Bergamo permettevano a questi ultimi di rintracciare la ragazza, nel comune di Bariano (BG), nei pressi dello svincolo autostradale. Ancora a bordo della stessa autovettura usata per darsi alla fuga due giorni prima.
La giovane è nota per numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio. È stata, inoltre, riconosciuta dal 69enne cremonese quale autrice del furto da lui subito e pertanto i Carabinieri della Sezione Operativa di Bergamo hanno eseguito nei suoi confronti un fermo di indiziato di delitto.
L’autrice, dunque, è stata associata presso la Casa Circondariale di Bergamo, a disposizione del magistrato.
Si tratta di una giovane donna non nuova a questo genere di attività. Il nostro ordinamento normativo non conosce vie di mezzo: o la giovane viene rilasciata a piede libero in attesa di processo. Oppure viene tenuta in gattabuia. Ricordiamo che la nostra Costituzione dice che “le pene devono tendere alla rieducazione del condannato” (art. 27 comma 3).
Pertanto una giovane simile, visti i precedenti, dovrebbe essere senz’altro destinata ai lavori socialmente utili per un congruo lasso di tempo, al fine di prendere consapevolezza delle sue colpe e responsabilità civili. A fine periodo riabilitativo se, rimessa in libertà, venisse ancora sorpresa come recidiva, allora si che la severità dovrebbe essere commisurata.
Non perdendo mai di vista, comunque, il futuro recupero di un essere umano alla ordinata convivenza civile. Ognuno ha i suoi tempi e le sanzioni che si merita. Ma mai fini a se stesse.
Ragazza 24enne rumena, arrestata a Bergamo dopo rapina a Flero // Carmelo TOSCANO // Redazione Lombardia
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