“Napoli è casa mia, ho la gioia nel cuore”
Rafael Cabral Barbosa, terzo portiere del Napoli, è intervenuto durante la trasmissione “Radio Goal” in onda su Radio Kiss Kiss Napoli per salutare i tifosi azzurri visto che il 30 giugno interromperà il rapporto con la società dopo cinque anni.
Ecco le sue parole:
“Ho vissuto cinque anni eccezionali, conoscendo persone uniche e trovando tanti amici, imparando tanto sia che Benitez che con Sarri. Sono arrivato con mia moglie e vado via con lei e mia figlia, sento questa città ormai come casa mia”.
La finale di Doha?
“Mi ricordo quando toccava a Chiellini, se segnava la portavano loro a casa e poi sono riuscito a pararlo. Dopo sbagliamo ancora noi e loro tirano fuori, poi la mia parata…ho ancora la pelle d’oca. L’istinto vale più della tecnica, sentivo con il cuore che sul rigore di Padoin e Chiellini sarei dovuto andare da quella parte”.
Scudetto?
“Abbiamo sempre detto tutto l’anno che ci mettemmo d’accordo tutti per vincere, purtroppo non è andata così ma non siamo rammaricati perché abbiamo dato sempre tutto, anche negli allenamenti. Usciamo da questo campionato a testa alta, spero che il prossimo anno sia ancora meglio. Sono convinto che questa squadra può vincere il prossimo anno, i miei compagni avranno ancora più esperienza”.
Futuro?
“Voglio restare ancora in Italia o in Europa. Ho vissuto cinque anni bellissimi a Napoli, ma ora è arrivato il momento di cambiare. Ringrazio la società e il presidente, quando ho avuto l’infortunio è stato il momento più brutto della mia carriera, ci vuole tempo per recuperare ma quando rientri non sei al tuo livello. Dovevo guadagnare più forza e sicurezza nel ginocchio, feci bene e poi per una partita sbagliata andai in panchina senza avere più le mia occasioni, il mister fece bene perché non ero in grado di fare più quello che sapevo fare, ma ero dispiaciuto di non aver avuto più occasioni. Ora mi sono ripreso al 100% e sto ancora bene”.
(La radio ufficiale cosente a Rafael di ascoltare la radiocronaca dei rigori nella finale di Supercoppa italiana di Doha, ndr).
“E’ stato emozionante, questo ricordo mi rimarrà impresso per tutta la vita, andrò via ma nessuno cancellerà mai tutto questo. Spero che il prossimo anno la squadra vinca lo scudetto, vedrò tutte le partite perché anche io ho vissuto un sogno. L’amore per questa società e tifosi non li vedrò mai da nessuna parte”.
L’arrivo da Torino?
“C’era tantissima gente, è stato incredibile!”
Sarri?
“E’ l’allenatore ideale per qualsiasi squadra, vive il calcio ogni secondo e ogni allenamento. Capisce molto di calcio e ha il dono della parola, riesce ad accendere il cuore in qualsiasi persona”.
Saluto ai tifosi?
“Per me l’avventura napoletana è stata un dono di Dio, ho dato il mio meglio sia in campo che in panchina per i miei compagni, vado via soddisfatto e gioioso portando tanti amici nel cuore, che sembra che conosco da sempre. Ho dato il mio meglio, sapendo che quando guarderò indietro non avrò rimpianti”.
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