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Primo maggio. Confsal: distanti ma uniti per riflettere

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Grande evento virtuale per riflettere, nella giornata del Primo Maggio, sui temi più scottanti del mondo del lavoro per riflettere sulle grandi problematiche occupazionali.

Primo maggio. Confsal: distanti ma uniti

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l 1° maggio è un giorno importante per il mondo dei lavoratori, che ogni anno si riuniscono e scendono in piazza per condividere i loro problemi, per riflettere sulle grandi problematiche occupazionali.
Quest’anno, vietato ogni contatto in presenza a causa del diffondersi della pandemia e della conseguente crisi economica, parlare del lavoro diventa ancora più necessario. E’ necessario per rivendicare il lavoro come valore sociale, come dignità dell’uomo, come diritto, per esorcizzare la paura della sua mancanza.
Organizzato dalla Confsal, la più grande confederazione nazionale dei lavoratori dell’impiego pubblico e privato con oltre due milioni di iscritti, si è svolto stamattina in diretta Facebook, un grande incontro mediatico, con migliaia di persone collegate da tutta l’Italia, evento coordinato dal giornalista Vittorio Laviano, in collegamento da Roma e dal segretario Confsal del Piemonte Rosalba La Fauci, in collegamento da Torino.
Tre ore di diretta live questa mattina dalle 10,00 alle 13,00, con quasi 80mila visualizzazioni, 2mila commenti, mille like: questi i numeri della grande maratona mediatica durante la quale si è discusso di sicurezza sul lavoro, dei servizi al cittadino, della ripresa economica e delle prospettive per i giovani.
Temi “caldi”, soprattutto quelli della ripresa economica e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Un annoso problema quest’ultimo con la morte ogni anno di migliaia di persone in tutto il mondo. Un terreno minato che ora più che mai rischia di esplodere a causa dei possibili contagi, se non verranno rispettate le nuove norme a tutela dei lavoratori.
Tanto si è parlato dei dispositivi di sicurezza individuale e si è polemizzato sulla loro quasi assoluta mancanza nella fase iniziale della pandemia da Covid-19, sul numero elevato delle vittime che ciò ha comportato e sulle nefaste conseguenze anche per l’economia.
Per la ripresa le parole d’ordine sono gradualità e prudenza, ma anche nuove competenze per nuovi modelli organizzativi di lavoro. I cambiamenti dello scenario occupazionale richiederanno infatti l’acquisizione di nuove abilità, come le competenze digitali, come ha sottolineato il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, concetto ribadito da Lucia Massa, capo dipartimento formazione quadri della Confsal.
Non elucubrazioni astratte ma attenti studi, iniziati ben prima del diffondersi della pandemia, come il progetto “Fronte del Lavoro” presentato dallo stesso segretario Margiotta, per rilanciare il lavoro, un accordo, un fronte comune, che consenta la crescita delle imprese e quella dei salari.
Formazione, sicurezza, incentivi alle imprese ma, nell’immediato, anche ammortizzatori sociali, aiuti concreti ai lavoratori che stanno vivendo grandi difficoltà. A rappresentare la vicinanza della Chiesa cattolica, Don Aldo Bonaiuto, fondatore del Quotidiano digitale “In Terris”, un canale di preghiera.
“Oggi abbiamo tante famiglie che rientrano nella categoria degli emarginati – ha affermato il sacerdote – Anche persone che non ce la fanno più e che si vogliono arrendere. Siamo di fronte al dramma nel dramma di persone cadute nella disperazione. Bisogna che tutti coloro che hanno responsabilità piccole e grandi si rimbocchino le maniche per far sì che queste persone abbiano il necessario e non siano costrette a chiedere l’elemosina”.
Tante le personalità di spicco del mondo sindacale che hanno voluto dare il loro importante contributo, esprimendo grande sensibilità per il difficile momento che i lavoratori stanno vivendo, lanciando idee, proponendo soluzioni.
Tra essi, i segretari generali Elvira Serafini s. g. dello Snals, Massimo Battaglia s.g. Unsa, Donato Capece s. g. Sappe, Giuseppe Carbone s.g. Fials, Emilio Contrasto s.g. Unisin Falcri Silcea, Raffaele Gallotta s.g. Confsal Comunicazioni, Franco Giancarlo s.g. Confsal Vigili del Fuoco, Antonio Lanzilli s..g. Flp, Alfonso Luzzi s.g. Federagri, Mariella Mamone s.g. Snalv, Bruno Mariano s.g. Fesica, Roberto di Maulo s.g. Fismic, Pietro Serbassi s.g. Fast, Cosimo Nesci s.g. Fna, Claudio Oranger s.g. Fiap, Sara Rinaudo rappresentante della Cesi Youth, Giuseppe Tiani s..g. Siap.
Tra i contributi più significativi, con una visione “europea”, quello di Klaus Heeger, segretario generale della CESI, la Confederazione europea dei sindacati indipendenti, che rappresenta 38 organizzazioni sindacali di 21 paesi europei e 4 organizzazioni sindacali europee, con sede a Bruxelles, e di cui fa parte anche la Confsal.
Ad alternarsi nelle diretta Fb, con interessanti e incisivi interventi, anche rappresentanti del mondo politico, imprenditoriale e della società civile, come il già ministro del Lavoro Cesare Damiano, Luca Forlani giornalista di Rai1, l’imprenditore Danilo Iervolino, presidente dell’Università Pegaso, Berlino Tazza, presidente di Sistema Impresa, Raffaella Misso presidente ell’associazione Adesi, Andrea Cafà presidente Cifa, Roberto Capobianco presidente Conflavoro Pmi.

Primo maggio. Confsal: distanti ma uniti / Adelaide Cesarano

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