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RESO: Taglieggiava i connazionali che, giunti in Italia, erano ancora in attesa di trovare un posto di lavoro ed una sistemazione per ottenere i documenti in regola. E per loro erano botte e percosse per estorcere quei pochi soldi che avevano portato in Italia per iniziare una nuova vita. Poi la banda, alla quale era inserito con compito preciso di picchiare chi si voleva sottrarre al racket, era stata smantellata, e molti dei componenti erano finiti in carcere. Per alcuni di loro la prigione è durata solo qualche mese, il tempo che la custodia cautelare perdesse la sua efficacia e, grazie a questo, avevano subito riassaporato la libertà, riuscendo a far perdere le loro tracce.
Tra questi anche il taglieggiatore di nazionalità romena, 36nne, che nella nottata del 21 dicembre scorso, è stato intercettato da una pattuglia della Stazione Carabinieri di Villa Opicina che presidiava l’ex confine di Stato di Fernetti.
Ai militari l’uomo è apparso da subito molto nervoso, e la conferma del suo stato d’animo la si è avuta al termine del controllo. Infatti, il romeno è risultato destinatario di un ordine di carcerazione per un residuo pena di 2 mesi e 15 giorni di reclusione.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato accompagnato in carcere dai Carabinieri di Villa Opicina, ove sconterà il residuo di pena.
Preso prima di varcare il confine uno spietato taglieggiatore / Redazione Lombardia / Cristina Adriana Botis
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