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Préludes e danze incantano al Teatro Antico di Taormina (Recensione)

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pprezzatissimo ieri sera, al Teatro Antico di Taormina lo spettacolo “Preludes – Danza al pianoforte”.

Préludes e danze incantano al Teatro Antico di Taormina (Recensione)

Tre stelle della danza italiana – Anbeta Toromani, Alessandro Macario e Amilcar Moret Gonzalez – hanno interpretano le coreografie di Massimo Moricone sui Preludi di Chopin, Debussy e Rachmaninov, suonati dal vivo al pianoforte dall’eccellente talento Sofia Vasheruk.

Un incontro tra danza e musica ricco di pathos, raffinato ed elegante costruito intorno al preludio, una delle forme musicali più iconiche del repertorio pianistico, grazie al quale si è assistito ad un grande ritorno del pubblico giovanile sugli spalti della cavea.

Addetti ai lavori  e appassionati della nobile arte del balletto sono rimasti entusiasti dalla sopraffine performance dei ballerini professionisti  Anbeta Toromani, Alessandro Macario e Amilcar Moret Gonzalez. (Video Intervista).

La pianista Sofia Vasheruk, ha in modo impeccabile eseguito alcune delle pagine più note e rappresentative del repertorio classico, Bach, Chopin, Debussy, Rachmaninov, e con altrettanta perizia un emozionante contrappunto abilmente cesellato dalle coreografie di Massimo Moricone.

Uno spettacolo tridimensionale, tra danza, musica e amore, intrecciati sapientemente grazie alla classe dei tre ballerini fra i più stimati dal pubblico italiano. Più di un gala di danza, più di un concerto pianistico, più di ogni reinterpretazione neoclassica.

Un momento intimo tra musica e danza dal vivo. Un viaggio sentimentale tra Chopin, Debussy, Rachmaninov e Bach, dedicato alla memoria del coreografo e maître de ballet Evgenij Polyakov, iniziato con una visione surreale sui Preludi op. 28 di Chopin in cui Gonzalez legge a terra una lettera che strapperà poi sulle note di Preludio n.2.

Ogni preludio è una traccia di colore che prende forma per pochi minuti prima di dissolversi. Gonzalez e Macario si scambiano le parti nei preludi 4 e 21 tra assoli e passi a due, fino l’arrivo di Anbeta Toromani in tutù bianco e punte.

Dal preludio 15 attraverso il 6, 7 e 13, entrano in scena tematiche nuove: Toromani sfiora delicatamente La morte del cigno di Anna Pavlova, con pas de bourrée sulle punte e braccia in leggero movimento agile e brillante. Rivive nella danzatrice anche il contrasto tra il bianco e il nero del Lago dei cigni, la sua duplicità ambigua, un nostalgico viaggio dentro ciò che Chopin suggerisce danzato nella forma coreografica del passo a tre.

Un plauso al coinvolgente Rachmaninov (Preludio in do diesis minore op. 3 n. 2), giocato da Moricone al maschile, un passo a due danzato in parallelo, a specchio, in opposizione o unisono.

Chiusura con la Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore per violino di Bach nella trascrizione pianistica di Busoni.

Una scrittura coreografica in cui neoclassico e contemporaneità si sposano con fluidità e linee dinamiche originali.

Una degna conclusione questa per il festival del “Taormina Opera Stars”, da sempre sensibile anche all’arte coreutica oltre che operistica e musicale, che chiude così, in grande stile, la stagione estiva degli spettacoli al Teatro Greco.

Mariella Musso

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