I
n Preamleto , viene rappresentato tutto ciò che è accaduto prima della morte di Re Amleto . Ciò che ha significato e non la semplice e pura storia. Raccontato da Michele Santeramo. Il quale analizza il concetto di “Potere”attraverso un’interpretazione contemporanea. Partendo dall’Amleto di Shakespeare viene sviscerato il tema del “POTERE”. Potere come atteggiamento , come comando,che si insidia in chi lo detiene fino alla morte . Santeramo assieme alla regista Veronica Cruciani , partendo dal tema del potere sono giunti ad una riflessione sulla famiglia , la mafia ,la politica .La scenografia e’chiara , tutto si svolge in un bunker di cemento armato dove vive il Re Amleto, oramai malato,con un declino cognitivo molto importante ma senza perdere il comando.
Re Amleto è malato: non ha più memoria. Non ricorda niente, nemmeno chi siano sua moglie, suo figlio Amleto e suo fratello Claudio. Non ricorda niente ma comanda ancora, con potere di vita e di morte su tutti. “Il potere a questo serve: a continuare a comandare. Siede in poltrona, da solo, in un bunker di cemento armato. Quel grigio e solido contenitore lo protegge da nemici e dagli occhi impietosi di chi non lo rispetterebbe più come capo…
…In bilico tra malattia e lucidità, tra realtà e finzione, il re decide di scavalcare un invisibile ring, che è il palcoscenico, ed uscire di scena. Sceglie in tutta coscienza di morire, o meglio di diventare un fantasma, in un gioco metateatrale che pone il suo ultimo ordine da capo come la dimostrazione del fatto che chi ha avuto potere continua ad averlo, anche nell’atto che lo libera dalla schiavitù del dover comandare…
Accanto a Massimo Foschi e Manuela Mandracchia troviamo Francesco Villano, Lino Musella, Matteo Santucci.
Le scene e i costumi sono di Barbara Bessi, il disegno luci di Gianni Staropoli, suoni e alle musiche di Paolo Coletta che hanno il compito di traghettare i personaggi da un quadro all’altro, descrivendo attorno a loro un’atmosfera sempre diversa, specchio del loro mondo interiore.
TEATRO SOCIALE
Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia
Da mercoledì 1 a sabato 4 marzo 2017 (ore 20.30)
Domenica 5 marzo 2017 (ore 15.30)
Diana Marcopulopulos
Lascia un commento