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Pozzuoli: Polizia denuncia 19enne per droga in via Campana

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La Polizia denuncia 19enne per droga fermato in via Campana a bordo di un’auto in cui hanno rinvenuto sette involucri di hashish per un peso complessivo di circa 15 grammi.

Pozzuoli: Polizia denuncia 19enne per droga in via Campana

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OZZUOLI- E del 24 la notizia della denuncia di un 19enne fermato dalla Polizia in via Campana a bordo di un’auto in cui hanno rinvenuto sette involucri di hashish per un peso complessivo di circa 15 grammi.

Gli agenti del commissariato di Pozzuoli, durante il servizio di controllo del territorio, finalizzato anche a garantire il
rispetto delle misure urgenti per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, hanno intimato l’alt in via Campana ad una persona a bordo di un’auto in cui hanno rinvenuto sette involucri di hashish per un peso
complessivo di circa 15 grammi.

A.C., 19enne napoletano con precedenti di polizia, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per inottemperanza alle prescrizioni del D.P.C.M. 9 marzo 2020 nonché sanzionato per guida
senza patente poiché mai conseguita.

Inoltre, nei suoi confronti è stata avviata la procedura per l’emissione della misura del divieto di ritorno nel comune di Pozzuoli.

La notizia è rimbalzata su diverse testate giornalistiche on line e non. Sottolineiamo con sconforto l’età dell’uomo denunciato: 19 anni.

Un reato è un reato, va punito con la Legge.

La Polizia ha fatto il suo lavoro di “Braccio” dello Stato che esercita giustamente la sua Forza Legittima.

Quello che però è giusto che avvenga è il sorgere di un barlume di sconforto nelle coscienze di tutti noi.

Se è vero che è difficilissimo riuscire ad avanzare nella vita, e spesso si inciampa in errori anche fatali, è giusto ricordare che chi ha l’età giusta da essere definito adulto, ha il diritto-dovere di ergersi ad esempio per chi, ancora facilmente influenzabile si lascia coinvolgere in stili di vita fuori-legge.

Notizie di cronaca del genere sono purtroppo all’ordine del giorno: anche se i reati si assomigliano, l’identità dei colpevoli rappresenta sempre una Vita; se una Vita degenera fino a questo punto, non può essere solo derivato da un ambiente probabilmente degradato (non sempre) in cui si è vissuto.

Le persone per bene esistono, e si trovano dappertutto, anche nei quartieri “non esclusivi”.

Ciò che manca sono gli adulti che siano di esempio, una Comunità più solidale: la società civile.

 

 Stéphanie Esposito

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