Posizione del sindaco sulla questione Sica. Insufficiente per Scala e i DEmA. Chieste le dimissioni da presidente di Commissione
Posizione del sindaco sul problema Sica: insufficiente per Scala e DemA
Castellammare di Stabia – Riportiamo pari pari la risposta che il sindaco Gaetano Cimmino ha ritenuto opportuno dare sulla questione del consigliere Sica e le sue offese all’Anpi, scegliendo non un canale istituzionale, ma Fb.
“L’insulto rivolto dal consigliere Sica nei confronti dell’Anpi è inammissibile. Sono parole fuori luogo, che non fanno onore a Castellammare, la nostra città che con orgoglio e vanto si fregia della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Condivido però il pensiero di Giorgia Meloni: ricordare il massacro delle Foibe è un dovere morale per tutti noi. E non è accettabile nessun tentativo di revisionismo e negazionismo di quell’orrore”.
Prese di distanza da parte del sindaco che il consigliere Tonino Scala di Liberi e Uguali ritiene insufficienti rispetto alla gravità della questione.
Scala afferma che non bastano anche perché non è la prima volta che “il consigliere nero” decide di rendersi visibile affrontando in maniera “becera” questo grande tema, e ricorda la dichiarazione di 23 gennaio dello scorso anno quando parlò di “Fascino del nazismo”.
Nel suo post su fb, il sindaco ha pensato di dare una risposta che per Scala è insufficiente, inadeguata e furba, dando un colpo al cerchio e uno alla botte.
“Stiamo rasentando il ridicolo – aggiunge il consigliere -, il sindaco deve decidere da che parte stare, la città ha bisogno di risposte concrete”.
Per il consigliere il sindaco sta proseguendo con una insopportabile e inaccettabile farsa, mentre Sica “sta giocando un ruolo, il Sindaco gli dà lo schiaffetto da padre di famiglia e poi gli strizza l’occhiolino”.
span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 14pt;">I crimini, è ancora affermato dal consigliere di L&U, da qualunque parte arrivino, vanno contrastati e continuare ad alzare l’asticella della tolleranza è ripugnante.
“Il sindaco di una città medaglia d’oro al valore civile per la resistenza, non può però consentire che, in meno di 2 anni, Castellammare assurga agli onori della cronaca per vicende che negano i valori, i principi costituzionali e la storia della nostra stessa città”.
Questa è l’ennesima offesa, è la prima riflessione dei DemA stabiese, non solo alla memoria ma a tutta la città.
“Il consigliere Sica, dal fondo della sua ancestrale appartenenza ad un’ideologia anticostituzionale, non perde occasione per ribadire la matrice fascista con cui ricopre, però, un ruolo pubblico ed istituzionale.
Di questo ne renda conto il Sindaco, questa volta in modo serio. Ne prendano coscienza quanti siedono nel consiglio comunale, ma non solo a parole”.
Prendere ora semplicemente le distanze e aver fatto già lasciato passare, più volte, inosservate le parole e i gesti violenti e fascisti di uno dei suoi rappresentanti, e poi lasciargli lì’incarico di presidente della Commissione Statuto – affermano i DemA – appare irrisorio e irriverente”.
Una amministrazione molto presente nelle scuole e dunque, un invito all’assessore alla scuola “a prendere posizione netta e chiara. Prendere, ancora una volta, le distanze non può più bastare, la giunta comunale, in toto, deve chiedere le dimissioni del consigliere che non perde occasione per alzare il braccio come nei tempi più bui che l’umanità abbia mai conosciuto”.
Due sole voci, almeno per quelle che sono le nostre informazioni, a parte l’Anpi, importanti e incisive, ma sarebbero auspicabili prese di posizioni da parte di partiti politici, movimenti, associazioni organizzazioni sindacali.
Mondo cattolico e cittadini, a difendere i valori della città, a tutelare sempre più la democrazia, il vivere civile, a far prevale sempre e comunque il rispetto degli altri, pur esprimendo liberamente il proprio pensiero, le proprie opinioni.
Posizione del sindaco sul problema Sica: insufficiente per Scala e DemA / Giovanni Mura
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