12.1 C
Castellammare di Stabia

Pompei, nuovi scavi hi-tech nel quartiere inesplorato

LEGGI ANCHE

Il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei ha annunciato l’inizio di una nuova impresa di scavi archeologici con il supporto di strumenti hi-tech di ultima generazione

Alla vigilia della lectio magistralis tenutasi ieri al Politecnico di Milano sul futuro delle scienze dei beni culturali, nell’ambito del ciclo di incontri “Arte e scienza”, il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei ha annunciato: “Prevediamo grandi scoperte“.

N

ell’occasione Osanna ha annunciato l’impresa che inizierà a breve sotto la direzione di team di archeologi della Soprintendenza autonoma di Pompei, dotati di strumenti con tecnologia di ultima generazione, avvierà indagini sul territorio del regio V del Parco Archeologico di Pompei. Un quartiere dell’antica Pompei che è stato solo parzialmente portato alla luce, che s’inoltra verso Porta Vesuvio in direzione Nord orientale. Comprende un vicolo completamente sepolto insieme a botteghe e taverne, anche se non mancano domus di pregio come la Casa del Toro, la Casa di Lucio Cecilio Giocondo, la casa di Bacco, la casa delle Nozze d’argento e la Casa degli Orsi che è stata solo parzialmente scavata.

L’area interessata presenta danni irreparabili causati dai bombardamenti del ’43 come nella casa della Regina Margherita. Tra via del Vesuvio e via delle Nozze d’Argento, sul lato interno di un terrapieno dell’angolo fu rinvenuta una parete rossa con figura di baccante. Elemento che potrebbe indicare la presenza di altra domus patrizia, probabilmente non l’unica del quartiere dato che l’area interessata al nuovo scavo misura mezzo ettaro.

Durante gli scavi verranno utilizzati strumenti di ultima generazione come droni, laser e realtà virtuale. L’archeologo lucano ha ereditato il know how innovativo introdotto nella sua regione d’origine e formazione da Dinu Adamesteanu, un archeologo rumeno naturalizzato italiano, pioniere e promotore dell’applicazione delle tecniche di aerofotografia e prospezione aerea nella ricerca e ricognizione archeologica.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Amarcord Salernitana – Juve Stabia: La finale del 22 giugno 1994 è una ferita ancora aperta per i gialloblù

Una finale segnata dalle squalifiche e dalle espulsioni in gara, con le vespe stabiesi che pagarono lo scotto di due arbitraggi non all'altezza della posta in palio
Pubblicita

Ti potrebbe interessare