La Juve Stabia regala la vittoria al Trapani con gravi errori difensivi che determinano il risultato finale. Al Provinciale finisce 3 – 1 per i padroni di casa
PODIO
Medaglia d’oro: a Gabriel Strefezza, ricaricato al massimo dalla sosta invernale. Statura tascabile ma personalità da gigante per il fantasista brasiliano, che mette il piede in tutte le azioni pericolose della Juve Stabia; è infatti il 21 gialloblù ad innescare la rete del vantaggio di Bachini con una delle sue accelerazioni da cui nasce poi il corner conquistato da Canotto. Numeri di alta scuola e tanta corsa per Strefezza, che prova a regalare il nuovo vantaggio alla Vespe con una staffilata ravvicinata ben parata dall’estremo difensore siciliano. Lo spartito non cambia nei minuti finali, con l’ennesima ottima punizione guadagnata dal brasiliano, ma sprecata in malo modo da Calò.
Medaglia d’argento: a Matteo Bachini, abbonato al gol del venerdì sera. Dopo la rete messa a segno nel match contro la Reggina, il centrale difensivo della Juve Stabia replica ancora in un anticipo del venerdì, mettendo la gara degli stabiesi in discesa solo per due minuti. Rete da opportunista e solita gara senza sbavature nella propria zona di competenza per il 19 delle Vespe, incolpevole sulle tre reti subite dalla squadra di Caserta.
Medaglia di bronzo: a Daniele Paponi, che mette in campo tanta generosità. Nella Juve Stabia orfana di Morero e Mastalli è Paponi il capitano e la sua gara, pur se con pochi spunti pericolosi, è assolutamente generosa e propositiva. Paponi conquista con esperienza e malizia più di una punizione, aiutando la squadra a rendersi pericolosa da calcio piazzato. Lo Scorpione va poi vicino alla rete in acrobazia: difficile chiedere molto di più in un match in cui non è stato praticamente mai veramente innescato dal resto della squadra.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ad Alex Redolfi, la cui ripresa è disastrosa. Prestazione non negativa, quella del centrale difensivo gialloblù, fino alla rete di Evacuo, che taglia le gambe alla Juve Stabia. Redolfi fa quello che un difensore non deve mai fare: tenta l’anticipo ma lo fa con i tempi totalmente sbagliati, lasciando campo libero alla giocata di Evacuo: l’ex attaccante dell’Alessandria è poi bravissimo a trafiggere Branduani. Da matita blu l’errore di Redolfi che, anche se non avesse voluto provare l’anticipo, avrebbe potuto facilmente temporeggiare alle spalle della punta trapanese giocando anche di fisico. Anche in occasione della terza rete siciliana, di Murano, sembra essere Redolfi l’elemento della retroguardia stabiese maggiormente in ritardo. A tal proposito la domanda sorge spontanea: perché l’ottimo Allievi si accomoda in panchina anche in assenza di Morero?
Medaglia d’argento: a Simone Simeri, ancora condizionato dal ruolo di esterno. Il match di ieri sera elimina i pochi dubbi sulla compatibilità dell’ariete stabiese e la posizione di esterno offensivo: che Simeri non riesca a digerire la fascia è ormai chiaro e ci sembra di poter dire che non servano ulteriori dimostrazioni. La telenovela che porta ancora Lisi a sedersi in panchina snatura, come domenica scorsa, i meccanismi ormai naturali delle dinamiche offensive della Juve Stabia, che appare imballata e lenta sull’out sinistro. Inevitabile che Simeri, che fa della potenza fisica e del gioco sotto porta le sue armi migliori, non riesca a combinare molto da esterno d’attacco. A prescindere dalle perplessità che destano i quasi 90 minuti in panchina riservati a Lisi, va sottolineato che a dare il via alla rete del sorpasso del Trapani è la banale palla persa a centrocampo proprio da Simeri.
Medaglia di bronzo: a Paolo Branduani, non impeccabile sulla conclusione vincente di Scarsella. Che la serata dell’estremo difensore gialloblù non sia delle migliore si vede dopo appena 12 minuti, quando il Trapani riacciuffa la Juve Stabia, appena passate in vantaggio grazie a Bachini. La conclusione di Scarsella è angolata ma non certo potente, tanto da toccare pigramente il terreno più volte prima di finire in rete: Branduani si lancia con un pizzico di ritardo, non riuscendo a smanacciare la sfera. La prestazione meno scintillante del solito del portiere stabiese trova conferma anche nella conclusione non irresistibile di Drudi del 52esimo minuto, respinta e non bloccata dal 26 gialloblù.
R
affaele Izzo