La Juve Stabia prosegue nella sua striscia positiva. Contro la Reggina termina 1 – 1 una gara non semplice per la squadra di Caserta. Solini risponde all’autorete di Conson
Medaglia d’oro: a Paolo Branduani, versione saracinesca. Prestazione di spessore per il portiere della Juve Stabia, che può poco in occasione del pareggio di Solini, ma che evita, soprattutto nella ripresa, che la Reggina metta la freccia. Il numero 26 stabiese vince il confronto personale con Sandomenico, che più volte va vicino al gol dell’ex trovando però sempre reattivo Branduani. Nel secondo tempo, nonostante il vento a sfavore renda imprevedibili le traiettorie dei calabresi, l’estremo difensore gialloblu vola senza indecisioni.
Medaglia d’argento: a Max Carlini, nel primo tempo tra i pochi in palla in casa Juve Stabia. Nella prestazione non brillante delle Vespe, anche il 29 accusa una lieve battuta d’arresto, ma a Vibo Carlini è tra i più positivi in campo. Nel primo tempo sono le giocate dell’ex Reggiana, tra cui un accelerazione, con annessi dribbling, bruciante, a spingere le Vespe, come nella ripresa è targata Carlini l’unica vera occasione da gol dei gialloblù.
Medaglia di bronzo: a Fabrizio Melara, il più convincete di tutti gli esterni visti in campo. Sia nel primo che nel secondo tempo, le uniche iniziative pericolose che arrivano dalle corsie esterne della Juve Stabia sono quelle di Melara, che nello stretto riesce spesso ad allargare le maglie della difesa amaranto. Più di uno i cross tesi che il 7 recapita nell’area di rigore, come anche dai piedi di Melara nasce l’occasionissima per Carlini a inizio ripresa.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Bruno El Oauzni, impalpabile per i 45 minuti giocati. Non certo una gara semplice per un attaccante, con pochissimi palloni a lui diretti, ma il 9 stabiese non risulta presente nemmeno in fase di costruzione ed aiuto alla manovra di squadra. Quando i compagni non lo cercano in profondità, Bruno si lascia assorbire dalla difesa della Reggina, senza nemmeno provare a graffiare.
Medaglia d’argento: a Fahd Aktaou, da cui ci si aspetta molto di più. Gara opaca per il difensore olandese, che rileva l’infortunato Allievi senza però brillare. Poche le sgroppate di Aktaou, quasi sempre ancorato in difesa a causa della vivacità della Reggina e, soprattutto, chiara la svista che lo porta a perdere Solini per la rete del pareggio dei calabresi. Sembra che, soprattutto dal punto di vista tattico, l’adattamento di Aktaou al calcio italiano debba ancora perfezionarsi.
Medaglia di bronzo: a Roberto Vitiello, che soffre le scorribande di Sandomenico. Dopo tante prove da voti altissimi, gara complicata per il terzino destro, che non riesce a contenere l’ex esterno offensivo della Juve Stabia. Soprattutto nella seconda frazione di gioco, Vitiello appare in affanno nel contenere l’11 della Reggina, più volte vicino al gol personale.