Una Juve Stabia inesistente nella ripresa stende il tappeto rosso alla rimonta del Trapani. Questa l’analisi del Podio Gialloblù
PODIO
Medaglia d’oro: a Simone Simeri, che trova la prima rete con la maglia della Juve Stabia. Passi in avanti per il 9 gialloblù, che conferma le buone impressioni suscitate a Catanzaro; Simeri si muove bene, fa salire la squadra, fa a sportellate con gli avversari, difende la palla muovendosi come un centravanti possente ma dinamico. Simeri è bravo poi a conquistare il penalty del vantaggio e poi a trasformarlo con freddezza, illudendo le Vespe.
Medaglia d’argento: a Paolo Branduani, ancora efficace e sicuro tra i pali. Paradossale la gara per il portiere stabiese, che deve raccogliere per tre volte la palla dalla sua porta pur mostrando ottimi interventi. Incolpevole sui tre gol fotocopia del Trapani, Branduani evita, nel primo tempo, che i siciliani pareggino i conti già prima dell’intervallo e, nella ripresa, che la squadra di Calori arrivi alla goleada.
Medaglia di bronzo: ad Alex Redolfi, unica nota lieta della difesa. L’ex centrale della Cremonese acquisisce sicurezza match dopo match, candidandosi ad essere il leader del pacchetto arretrato. Primo tempo di altissimo livello per Redolfi, che fronteggia il Trapani come un gigante. Non è un caso che la sostituzione del difensore, obbligata visti i problemi fisici, dia il via nella ripresa alla riscossa del Trapani.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: alla difesa, immobile e spaesata in tutti i suoi elementi. Ad eccezione di Rodolfi, tutti i difensori delle Vespe vanno in black out, lasciando al Trapani reti per certi versi imabarazzanti. Incredibile la doppietta concessa in tre minuti a Pagliarulo, lasciato per due volte solo a pochi passi dalla linea di porta. Sviluppo di azione diverso ma epilogo identico per la terza rete dei siciliani firmata da Murano, ancora con un tap-in ravvicinato. Errori e disattenzioni da distribuire equamente tra tutti i difensori, sia centrali che di fascia, non in grado di fronteggiare la reazione del Trapani.
Medaglia d’argento: a Kelvin Matute, incapace di fare filtro nella ripresa. Già nel primo tempo il numero 8 delle Vespe non è apparso brillante ed anzi sulle gambe; la ripresa conferma gli scricchiolii della prima frazione, con Matute completamente in balìa degli avversari e in piena difficoltà, sia tecnica che fisica. Il centrocampista non riesce ad essere dominante fisicamente, punto forte del repertorio, mostrando tanti errori elementari in fase di appoggio ed un ritardo di condizione abbastanza evidente.
Medaglia di bronzo: ad Alessandro Mastalli, che naufraga con i compagni. Il golden boy non riesce ad essere la guida dei compagni nel momento di maggiore difficoltà, rendendosi protagonista di indecisioni nemmeno comprensibili per un calciatore della sua qualità. Emblema della prestazione sottotono del 24 sono l’unica occasione per la Juve Stabia nella ripresa, con palla calciata male da ottima posizione, ed i tanti calci piazzati stranamente sprecati.
R
affaele Izzo